La sfida di due ingegnere a Mogadiscio

di claudia
Fathi Mohamed Abdi e Saadia Ahmed Omar

a cura di Claudia Volonterio

Fathi Mohamed Abdi e Saadia Ahmed Omar, 24 anni, sfidano pregiudizi e ostacoli per diventare protagoniste del boom edilizio di Mogadiscio. Un cambiamento urbanistico che riflette anche una trasformazione sociale, aprendo nuove strade alle donne nel mondo dell’ingegneria.

A Mogadiscio, capitale della Somalia, negli ultimi cinque anni sono stati costruiti più di 6.000 edifici. Un boom edilizio che ha segnato un grande cambiamento per la città, non solo nel tessuto urbano. Lo riporta la Bbc che cita una dichiarazione dell’ufficio del sindaco. Tra gli ingegneri alla base dei progetti figurano anche due donne, Fathi Mohamed Abdi e Saadia Ahmed Omar. Le due ingegnere appena 24enni sono riuscite a raccogliere delle opportunità inaspettate per una società patriarcale come quella somala.

Nate e cresciute entrambe durante la guerra civile che ha colpito il Paese dopo il crollo del governo del presidente Siad Barre, del 1991, oggi le due ingegnere sono più determinate che mai a fa risorgere la città dalle ceneri, nonostante l’insurrezione attuale da parte di al-Shabab, gruppo legato ad al-Qaeda. “Mogadiscio ha bisogno di noi” hanno dichiarato.

Il boom di costruzioni sta intervenendo direttamente sulle cicatrici della guerra. Il vuoto e le rovine lasciate dagli edifici distrutti dalle bombe stanno lasciando il posto a palazzi moderni. Il paesaggio puntellato da gru e impalcature caratterizza la città che è ormai un enorme cantiere a cielo aperto. Secondo l’emittente, l’elevato carico di lavoro è la principale ragione per cui sempre più donne vengono coinvolte nel settore, apprezzate per la loro capacità di colmare carenze professionali importanti.

Fathi Mohamed Abdi e Saadia Ahmed Omar, oggi tra le ingegnere più riconosciute di Mogadiscio, con un portfolio composto da una trentina di progetti ultramilionari, sono le capofila di una rivoluzione che si spera possa aprire sempre più porte alle donne nel mondo del lavoro in Somalia. Ma la strada è ancora in salita per le donne ingegnere in Somalia e loro stesse hanno dovuto attraversare diverse difficoltà prima di essere riconosciute. “Quando cercavo stage, la maggior parte delle aziende mi rifiutava,” ricorda Omar. “Pensavano che una donna non potesse sostenere le difficoltà fisiche dell’ingegneria. Ho cercato per tre mesi prima che qualcuno mi desse una possibilità”, ha dichiarato alla Bbc. Attualmente solo il 5% degli ingegneri in Somalia sono donne.

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