I cittadini di dieci Paesi africani banditi dagli Stati Uniti

di claudia

L’amministrazione del presidente degli Stati uniti Donald Trump ha sospeso tutte le domande di immigrazione presentate dai cittadini di 19 Paesi, di cui 10 africani. La decisione degli Stati uniti di sospendere le domande di immigrazione arriva dopo la sparatoria avvenuta la scorsa settimana nei pressi della Casa bianca, in cui sono stati colpiti due membri della Guardia nazionale. Secondo documenti interni ottenuti dalla Cbs news, i Servizi per la cittadinanza e l’immigrazione degli Stati Uniti (Uscis) hanno ordinato al proprio personale di “sospendere le decisioni definitive su tutti i casi” riguardanti i cittadini dei Paesi inclusi nel decreto di “divieto di viaggio” emesso lo scorso giugno.

La sospensione si applica a tutti i tipi di domanda, senza eccezioni, comprese le cerimonie di naturalizzazione per residenti permanenti che stavano per diventare cittadini statunitensi: i Paesi interessati da questa misura sono Afghanistan, Myanmar, Ciad, Repubblica democratica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen. Sono previste restrizioni parziali per i cittadini di Burundi, Cuba, Laos, Sierra Leone, Togo, Turkmenistan e Venezuela. L’elenco tuttavia potrebbe estendersi fino a includere circa 30 Paesi.

I documenti specificano che la decisione di sospensione riguarda tutte le categorie: domande di residenza permanente (Green card), domande di naturalizzazione, domande di asilo e visti di immigrazione di ogni tipo. Si applica anche a coloro che sono entrati negli Stati uniti in qualsiasi momento, non solo ai nuovi arrivati.

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