03/01/14 – Madagascar – Presidenziali: vittoria del candidato del potere

di AFRICA

 

Con il 53,30% dei consensi Hery Rajaonarimampianina è stato decretato vincitore del ballottaggio delle presidenziali dello scorso 20 dicembre: i risultati completi sono stati annunciati dalla responsabile della Commissione elettorale nazionale indipendente (Cenit), Béatrice Atallah. Il rivale, Jean-Louis Robinson, candidato sostenuto dalla corrente politica dell’ex presidente Marc Ravalomanana, è rimasto fermo al 46,50% dei voti. Piuttosto basso è stato il tasso di partecipazione con solo il 50,76% degli aventi diritto andati alle urne per scegliere il nuovo presidente ed eleggere il parlamento. Al primo turno, lo scorso ottobre, l’affluenza si era invece attestata attorno al 61%.

A questo punto la vittoria dell’55enne ex ministro delle Finanze e del Bilancio del governo di transizione deve essere confermata dalla Corte elettorale speciale (Ces), unica istituzione abilitata a proclamare i risultati definitivi dopo l’esame dei ricorsi. Martedì Robinson ha già depositato un centinaio di ricorsi alla Ces, denunciando “frodi massicce, irregolarità e malfunzionamenti”, rivendicando anche “l’invalidazione” dello scrutinio. Le missioni di osservatori elettorali della Comunità di sviluppo dell’Africa australe (Sadc) e dell’Unione Europea (Ue) non hanno confermato l’esistenza di frodi massicce; hanno soltanto chiesto ai candidati di “rispettare il processo elettorale fino alla fine” e di “presentare ricorsi alla giustizia”. Ha invece riconosciuto l’esistenza di brogli la stessa presidente della Cenit, senza però precisarne l’entità. In base alla legge, la Corte elettorale ha 15 giorni a disposizione per annunciare il nome del nuovo presidente.

Per quanto riguarda invece i risultati delle legislative, vengono diffusi col contagocce. Finora la commissione elettorale ha pubblicato alcuni risultati che riguardano una parte delle circoscrizioni di Antananarivo, la capitale, dove due distretti sono stati vinti da candidati di Ravalomanana mentre altri due sono andati a politici sostenuti dal contestato presidente di transizione Andry Rajoelina. La Cenit deve proclamare i risultati provvisori delle legislative entro il 15 gennaio.

Sulla carta la doppia votazione del mese scorso deve consentire al Madagascar di archiviare la crisi politica, istituzionale ma anche economica e sociale successiva alla destituzione di Ravalomanana esiliato in Sudafrica dal 2009 ma sempre presente nella vita del paese. – Misna

 

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