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Edizione del 08/12/2025

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Rivista Africa
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    A Verona torna Africae Festival: parole, musica e dialogo tra Afriche

    di claudia 11 Giugno 2025
    Scritto da claudia

    Dopo il successo della prima edizione, a Verona torna dal 13 al 15 giugno Africae Festival. Organizzato da Nigrizia, Africae è un evento di parole, musica e non solo, che contribuisce a portare l’attenzione su tematiche legate all’afrodiscendenza e al continente africano.

    Nell’arco di tre serate e due giorni, l’obiettivo è quello di promuovere i valori di inclusione e interazione. Alla luce del legame tra Italia e Africa l’organizzazione sottolinea la necessità di favorire dei percorsi di conoscenza per stimolare dibattiti e sradicare stereotipi. Da qui la scelta del latino “Africae”, in italiano ‘’dell’Africa’’ e anche ”Afriche”. A chi lo legge in latino, potrebbe evocare le antiche radici del rapporto tra le due sponde del Mediterraneo. A chi lo legge in italiano, potrebbe sottolineare la varietà di un continente troppo spesso visto come un’entità omogenea.

    In entrambi i casi, il festival si presenta come un’appendice naturale del lavoro portato avanti quotidianamente da Nigrizia e dal Museo africano, rispettivamente sul piano giornalistico e culturale. A loro volta, questi due attori agiscono sotto l’ombrello della Fondazione Nigrizia Onlus, animata dal Collegio Missioni Africane dei Missionari Comboniani.

    Africae Festival prosegue il cammino portato avanti dal 2006 al 2023 da Ma Che Estate, una kermesse musicale e artistica dedicata ai temi dell’interazione, dell’afrodiscendenza e del dialogo. Alla parte musicale, Africae aggiunge quella diurna con dibattiti.

    Programma

    Venerdì 13/06

    17:00 – Inaugurazione Mostra: Khartoon – il Sudan irriverente

    Allo sguardo lucido e tagliente della satira, viene affidato il racconto di due anni di guerra, tuttora in corso, in Sudan. Le opere dell’illustratore e artista sudanese Khalid Albaih brillano per immediatezza, capacità di sintesi e sensibilità nel descrivere e ridicolizzare le trame di potere responsabili dell’attuale catastrofe umanitaria. Oltre ai suoi lavori, sono in mostra anche le illustrazioni di colleghi sudanesi, membri del collettivo Khartoon Magazine da lui fondato. La mostra è realizzata con la collaborazione di Fondazione Brescia Musei.

    Con la presenza dell’artista in sala.

    18:00 – La coscienza del Sudan: società civile e cultura con tutto intorno la guerra

    Dal 15 aprile 2023, due fazioni sono ricorse alle armi per decidere chi deve governare il Sudan, al costo della deflagrazione del paese. Andando oltre la descrizione degli attuali equilibri di potere, si parla di società civile sudanese. Un attore osannato come forza modernizzatrice fino a pochi anni fa, durante la breve parentesi di apertura verso riforme democratiche; a oggi tornato nell’ombra causa dominio delle armi, ma con ancora molto da offrire al Sudan del domani. Con:

    • Khalid Albaih – artista sudanese e opinionista per Al Jazeera su questioni di libertà di stampa e politica in Sudan.
    • Yeelen Badona Monteiro – dottorata in filosofia, esperta di società civile sudanese.
    • Modera: Brando Ricci – giornalista di Nigrizia.

    19:00 (tutte le sere) – apertura stand gastronomici con cucine africane e internazionali 

    20:30 / 24:00 – Concerti:

    • Andrea Casale – Musicista e songwriter originario di Taranto, residente a Verona da sei anni. La sua musica incamera influenze di paesi differenti, tra cui Siria e Burundi, e le intreccia in un raffinato lavoro di gruppo, che porta il nome del suo fondatore. Genere: art rock
    • Nilza Costa – Cantante e autrice/compositrice di Salvador (Bahia), Nilza Costa mischia ritmi delle due sponde dell’Oceano Atlantico: da quelli yoruba dell’Africa occidentale al candonblé e cantigas de roda del suo Brasile. Una musica intrisa di spiritualità e portatrice di emancipazione. Genere: afro-jazz, samba, blues
    • Jo Choneca – Jo Choneca è compositore e polistrumentista del Mozambico, di base a Genova dal 2009. Con il suo quintetto, propone un’esplosiva contaminazione del genere mozambicano marrabenta con altri stili, dal funky al jazz. Genere: afro-groove
    • Ayanna Witter-Johnson  – L’ospite speciale di questa edizione di Africae è una violoncellista, pianista, cantante e cantautrice dai molti talenti. Nata e cresciuta a Londra, la sua musica riflette le sue origini giamaicane e valica i confini tra classica, jazz, reggae, soul e R&B. Il suo sound eclettico l’ha portata a realizzare tournée con Peter Gabriel, featuring con Anoushka Shankar e collaborazioni con Andrea Bocelli. Genere: jazz, soul, R&B

    Sabato 14/06

    14:30 – Riarmo, banche armate e africa: cercasi confini etici di un grande business

    I recenti progetti di riarmo lasciano ben sperare per il settore della difesa italiana, che da anni lamenta vincoli troppo stringenti all’economia militare. Quei limiti, in primis sotto forma della storica legge 185, potrebbero ora saltare. Con quali conseguenze per la vendita di armi? E con quale impatto per il continente africano, grande mercato di acquirenti? Con:

    • Anna Fasano – già presidente di Banca Etica, un attore economico da sempre critico dei finanziamenti bancari al settore militare.
    • 2° ospite – in attesa di conferma
    • Modera: Gianni Ballarini – giornalista di Nigrizia.

    16:30 – L’Italia e l’Africa mentre la cooperazione internazionale va in crisi d’identità

    Lo smantellamento trumpiano di USAID, la principale agenzia di aiuti allo sviluppo al mondo, ha riportato a galla decenni di critiche alla cooperazione, tra cui quella di aver ostacolato lo sviluppo in Africa, più che favorirlo.

    La sua crisi attuale si rivelerà un male per un bene, come sostengono alcuni analisti africani? E il Piano Mattei del governo Meloni come si colloca in questo nuovo scenario? Con:

    • Francesco Petrelli – componente dell’esecutivo dell’Associazione ong italiane (AOI) e portavoce di Oxfam Italia. 
    • Maurizio Bungaro – diplomatico, oggi a riposo, con alle spalle più di 20 anni di lavoro nell’Africa subsahariana.
    • Modera: Roberto Valussi – giornalista di Nigrizia.

    18:00 – Cittadinanza: oltre il referendum

    Un momento di riflessione sul referendum e di identificazione delle prossime sfide. Con:

    • Sonny Olumati – vicepresidente di Italiani senza cittadinanza, ballerino e autore televisivo
    • Nogaye Ndiaye – scrittrice e attivista anti-razzista, curatrice della pagina Instagram @leregoledeldirittoperfetto
    • Modera: Jessica Cugini – giornalista di Nigrizia

    20:30 / 24:00 –  Concerti:

    • Rico Yeboah – Nato a Verona nel 2000, è un rapper emergente che ha trasformato le difficoltà della sua vita in ispirazione musicale. Arricchito dai confronti musicali negli anni vissuti a Londra, sta rapidamente maturando una nuova identità artistica. Genere: rap
    • Joejoe – Artista emergente della scena urban italiana, vanta 1 milione di streaming per il suo singolo Drip a noleggio del 2022. Nato a Merate da genitori congolesi, unisce ritmi contemporanei e melodie tradizionali. Genere: urban pop, afrobeats
    • Mazaratee – Cantante e compositore italo-caraibico, un piede a Torino e un altro sui palchi di Italia e Regno Unito. Dalla sua band, immaginatevi un sound tra Bruno Mars, Prince e Lenny Kravitz. Genere: dance-rock, soul
    • Zam M. Dembélé – Musicista maliano, in Italia dal 2011, appartiene alla casta dei griot, una figura centrale per la musica e la memoria storica nell’Africa occidentale. Il suo quartetto assicura un trionfo di energia musicale, a ritmo di balafon, kora e ngoni. Genere: mandingue

    Domenica 15/06

    14:30 – Il ritorno di un grande guinzaglio alle aspirazioni africane: il debito pubblico

    L’Africa ha un futuro radioso o apocalittico? Nessuno può dirlo. Ma uno dei fattori chiave, tanto importante quanto poco discusso, è quello del debito pubblico. Molti stati africani sono indebitati fino al collo; ripagare prestiti e interessi li gambizza. Tant’è che, in occasione del Giubileo 2025, la Caritas ha lanciato la campagna Cambiare la Rotta promuovendo la cancellazione del debito. Un’iniziativa simile era avvenuta nel 2000 ed era andata a buon fine. A oggi, con un quadro molto diverso, ci chiediamo se e in che misura quel successo sia ripetibile. Con:

    • Riccardo Moro – docente di Politiche dello sviluppo all’Università Statale di Milano
    • Andrea Salustri (in videocollegamento) – docente di Scienza delle Finanze all’Università la Sapienza di Roma
    • Modera: Gianni Ballarini, giornalista di Nigrizia

    16:30 – Cosa c’entra il jihadismo saheliano con l’Italia e l’Europa

    Varie sigle jihadiste continuano a essere padroni di ampie parti di territorio nel Sahel, da cui gestiscono traffici di ogni sorta, tra cui quello dei migranti. Quest’ultimo interessa all’Italia al punto da fargli conservare una seppur minima presenza militare in loco (in Niger, per la precisione). Fatto di per sé già eccezionale, vista la cacciata degli altri paesi occidentali dai paesi del trio AES (Mali, Burkina Faso e Niger). L’Italia e, per estensione, l’Unione Europea, cosa contano di fare nel Sahel? Con:

    • Domenico Quirico – giornalista, esperto di attualità africana e jihadismo
    • Emanuela Del Re – sociologa, già Rappresentante speciale dell’Unione europea per il Sahel ed ex Vice-Ministra degli Affari Esteri
    • Modera: Giorgio Vincenzi – giornalista di Heraldo

    18:00 – Centri per i rimpatri (cpr): come non gestire l’immigrazione
    Il recente dibattito pubblico in fatto di migrazione è dominato dalle acrobazie governative sui trasferimenti in Albania e lo scontro con le ONG che soccorrono nel Mediterraneo. Temi delicati dal punto di vista giuridico ed etico. I Centri Per i Rimpatri, invece, godono di meno attenzione. Eppure li si può annoverare tra i punti ciechi più stridenti del diritto italiano in materia migratoria. Chi li critica tende a definirli come carceri, luoghi disumani o lager. Vale la pena esaminarli più da vicino. Con:

    • Valentina Muglia – giurista ed esperta di detenzione amministrativa della Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili (CILD)
    • Youssef Moukrim – giurista, attivista anti-razzista e operatore socio-legale
    • Modera: Arianna Baldi – giornalista

    20:30 / 23:00 –  Concerti:

    • Giōsas – Giorgia Uwagboe, in arte Giōsas, è una cantante italo-nigeriana cresciuta tra la nebbia della bassa reggiana (Luzzara) e il mondo. In un trio con chitarra e pianoforte, la sua voce esplora vari generi, dal cantautorato italiano alla musica afro-contemporanea. Genere: neo-soul, R&B
    • Moussa Fedior e Leonardo Marini –  Bagno di jazz con questo duo che reinterpreta brani classici e perle meno note al grande pubblico. Un viaggio tra decadi di musica trasportati a bordo del loro contrabbasso e sassofono. Genere: jazz
    • Marco Zanotti e Jabel Kanuteh – Un duo rodato da 6 anni di musica insieme, quello del griot gambiano e suonatore di kora Jabel Kanuteh e il percussionista italiano Marco Zanotti. Partendo dalla tradizione mandengue, di cui la famiglia Kanuteh è ambasciatrice, la loro musica vira verso la contemporanea universale, assimilando tanto Fela Kuti quanto alcune delle correnti attuali dell’Africa e della sua diaspora. Genere: mandingue, afrobeat

    Le tre serate con i concerti sono presentati da Francesca Sanneh (fondatrice dell’associazione Uno Collective e membra di Afrobrix) e Roberto Valussi (giornalista di Nigrizia). Selezione musicale con la consulenza di Sidy Casse (musicista e membro di Afrobrix). 

    Organizzazione

    Africae Festival è organizzato da Nigrizia, Museo africano e Fondazione Nigrizia, con il patrocinio e il contributo del Comune di Verona e il sostegno di sponsor quali: Banca Etica, Banor SIM, Fondazione Banca Popolare di Verona, Azimut, Flavio Destro – Private Banker

    Info Pratiche

    Dove: Fondazione Nigrizia – Vicolo Pozzo 1, Parco dei Missionari Comboniani, Verona. Ci troviamo nel quartiere di Veronetta, a due passi dal Teatro Romano e dal centro storico. 

    Parcheggio: ampio parcheggio gratuito all’interno, libero fino ad esaurimento posti.

    Come arrivare con i mezzi:

    Con l’autobus:

    • n.73 da stazione Fs Pta. Nuova: fermata Piazza Isolo
    • n.31 da P.le Stefani (Ospedale Bg.Trento): fermata Piazza Isolo
    • n. 32,33 da Castelvecchio: fermata Piazza Isolo
    • n.91 (giorni festivi): fermata Piazza Isolo 
    • se in arrivo alla stazione di Verona Porta Vescovo, si ha a disposizione il 31, 32 e il 33. 

    In auto:

    • Da direzione Milano: uscita autostradale consigliata: A4 – Verona sud
      Seguire indicazioni per il Centro con direzione Teatro Romano, costeggiare fiume Adige (mantenendo il fiume alla propria sinistra), arrivare in Piazza Isolo, dopo la Chiesa di Santa Maria in Organo, svoltare a destra seguendo la segnaletica Museo africano/Missionari Comboniani.
    • Da direzione Venezia: uscita autostradale consigliata: A4 – Verona est
      Seguire indicazioni per il Centro, oltrepassata Porta Vescovo, proseguire dritto seguendo indicazioni per Giardino Giusti/Teatro Romano, 100 m circa dopo Giardino Giusti, svoltare a destra in via San Giovanni in Valle seguendo la segnaletica Museo africano/Missionari Comboniani.

    Costo: L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito; un’offerta libera è apprezzata.

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