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attivista

    FOCUSSOCIETÀ

    Olaoluwa Abagun, l’irriducibile femminista nigeriana

    di Marco Trovato 17 Dicembre 2020
    Scritto da Marco Trovato
    Tempo di lettura stimato: 3 minuti

    La storia di Olaoluwa Abagun, avvocatessa e attivista per i diritti civili, ha inizio in uno spazio famigliare prevalentemente maschile. Nata e cresciuta a Lagos, rivela: “Sono l’unica femmina di quattro fratelli. Tuttavia non sono mai stata trattata diversamente da loro”. Olaoluwa, a differenza di molte sue coetanee, ha potuto studiare e nel 2008 si è diplomata al Queens College Lagos, specializzandosi in legge alla Obafemi Awolowo University. “Ho avuto il privilegio di essere circondata da persone che volevano investire in me e spronarmi ad essere la miglior versione di me stessa”, aggiunge. A soli tredici anni diventa una delle senatrici al Parlamento Nigeriano dei bambini. Questa esperienza ha formato il suo sguardo sul mondo. Oggi il suo lavoro e la sua vocazione attivista sono rivolti alla difesa dei diritti delle bambine e delle giovani donne africane.

    Olaoluwa è solita definirsi “unapologetic feminist”, che si potrebbe tradurre come una “femminista irriducibile”. La sua missione è quella di alzare la voce sulle disparità di genere e tentare di cambiarle alla radice: “grazie al femminismo, ho compreso che il successo non è conforme al genere e chiunque – maschio o femmina – merita ampio spazio per esplorare al meglio le proprie potenzialità”.

    Disuguaglianze di questo tipo non sono un problema che tocca solo le comunità in Africa: “In tutto il mondo le donne e le bambine continuano a confrontarsi con moltissimi trattamenti scorretti e non equi. Questo capita in particolare a scuola, nel luogo di lavoro e nella società in generale” incalza l’avvocatessa. È difficile che siano le donne a prendere le decisioni.

    Per questo Olaoluwa ha deciso di fondare il “Girl Pride Circle”, un’organizzazione no profit che agisce per preservare e difendere l’identità femminile. Uno degli obiettivi principali è far sì che le bambine ricevano la stessa formazione scolastica e le medesime opportunità solitamente riservate ai maschi. “Immaginiamo un continente dove ad ogni giovane donna è data la possibilità di fiorire e sprigionare tutto il suo potenziale”, spiega l’attivista.

    Uno dei maggiori problemi da lei riscontrati nella comunità di Lagos è la mancanza di consapevolezza delle adolescenti del proprio corpo. Questo accade perché non hanno accesso ad informazioni su di esso e, tanto meno, sulla sessualità. Ciò porta quasi sempre a delle conseguenze molto spiacevoli.

    Le ragazze sono esposte a gravidanze indesiderate, al rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili e di essere vittima di un abuso. In Nigeria i numeri parlano chiaro: una su quattro ha subito uno stupro. Secondo il report del  Mirabel Center, uno dei centri antiviolenza maggiori di Lagos, tra il 2013 e il 2015, 592 delle 845 vittime di violenza sessuale registrate erano adolescenti. Alle conseguenze di tipo fisico si aggiungono dei traumi psicologici, che compromettono il delicato passaggio tra infanzia e vita adulta.

    In questo panorama, Girl Pride Circle offre un luogo sicuro dove far crescere l’ autostima e le capacità di leadership delle bambine africane, sostenendole inoltre nel loro percorso per diventare donne. L’associazione ha accolto più di cinquecento giovani. “Ho realizzato che era proprio questo a cui ero stata chiamata – spiega a proposito Olaoluwa – è l’obiettivo della mia vita, continuare a difendere i loro diritti”.

    Tra le diverse iniziative, la piattaforma organizza dei laboratori formativi accessibili dopo l’orario scolastico. Le attività proposte sono finalizzate all’accrescimento della confidenza in se stesse delle ragazze e alla costruzione di una difesa personale, sia psicologica che fisica. Per far fronte a questa esigenza viene anche offerto un corso di Taekwondo.

    Un argomento importante, per la presa di consapevolezza del proprio corpo, che l’associazione Girl Pride Circle affronta, è lo scioglimento del tabù sul ciclo mestruale, presente in molte comunità in Africa. Olaoluwa ha dato il via a un progetto di sensibilizzazione su questo tema. “The cool period movement è una campagna guidata da una donna, per riproporre il concetto di ciclo mestruale come un processo biologico, al cento per cento sano e bello per le adolescenti”, spiega Olaoluwa. Per renderlo possibile Girl Pride Circle lavora affinché  siano rese  accessibili maggiori informazioni sulle mestruazioni. La conoscenza permetterà parallelamente la rottura di falsi miti al riguardo.

    Olaoluwa per la sua voce e il suo impegno attivista ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti: nel 2015 è stata insignita come Women Deliver Young Leader. Nel 2018 è diventata una delle cento personalità più influenti sulle questioni di genere.

    Il cerchio, presente già nel nome dell’associazione, emerge dunque come chiave di volta per il futuro delle bambine africane di Lagos e non solo. La forma circolare esprime a pieno gli obiettivi del progetto di Olaoluwa. Le ragazze che hanno ricevuto un’educazione, che si sono sentite fortificate, agiranno infatti allo stesso modo, ispirando e sostenendo a loro volta le prossime generazioni. Quest’ultime lo faranno con quelle che verranno e si costruirà così un futuro di donne africane leader e consapevoli.

    (Claudia Volonterio)

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    17 Dicembre 2020 0 commento
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