Il Sudan affronta una crisi alimentare “catastrofica”, con condizioni di carestia già confermate in alcune aree del Paese. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus, in un messaggio diffuso nel fine settimana sulla piattaforma X.
Secondo l’Oms, oltre 770.000 bambini potrebbero soffrire di malnutrizione acuta grave nel 2025. L’agenzia sostiene 142 centri che hanno già curato più di 20.000 bambini gravemente malnutriti dall’inizio dell’anno.
Parallelamente, il Paese è colpito da una vasta epidemia di colera, che ha raggiunto tutti i 18 Stati con più di 105.000 casi e 2.600 decessi. La situazione è particolarmente critica nel Darfur settentrionale, dove la città di Al Fasher è sotto assedio da oltre 500 giorni. Tedros ha chiesto un accesso umanitario immediato e senza ostacoli per far fronte ai bisogni sanitari della popolazione.
L’Ufficio umanitario delle Nazioni Unite (Ocha) ha definito il Sudan “la più grande crisi alimentare al mondo”, denunciando che l’insicurezza e le restrizioni di accesso ostacolano gravemente la consegna degli aiuti.
Il conflitto tra l’esercito e le Forze di supporto rapido (Rsf), iniziato nell’aprile 2023, ha causato più di 20.000 vittime secondo fonti ufficiali e 14 milioni di sfollati. Tuttavia, stime di istituti accademici statunitensi indicano un bilancio molto più alto, vicino a 130.000 morti.



