Sud Sudan, il Pam avvia lanci aerei di cibo d’emergenza

di claudia
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Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Wfp/Pam) darà il via a lanci aerei di aiuti alimentari d’emergenza destinati a migliaia di famiglie colpite dal conflitto nello Stato dell’Alto Nilo, nel Sud Sudan. Secondo quanto comunicato dall’agenzia Onu, si tratta del primo accesso in oltre quattro mesi alle aree più remote delle contee di Nasir e Ulang, raggiungibili solo via aerea. Più di 40.000 persone in condizioni di fame catastrofica dovrebbero assistenza alimentare e nutrizionale salvavita.

“Il legame tra conflitto e fame è tragicamente evidente in Sud Sudan, come abbiamo visto negli ultimi mesi nell’Alto Nilo”, ha dichiarato Mary-Ellen McGroarty, direttrice del Pam nel Paese. “Senza un aumento significativo degli aiuti, le contee di Nasir e Ulang rischiano di precipitare in una carestia conclamata”.

L’agenzia mira a raggiungere 470.000 persone tra l’Alto Nilo e il nord dello Stato di Jonglei durante la stagione della carestia, che proseguirà fino ad agosto. Tuttavia, i combattimenti in corso e le difficoltà logistiche stanno ostacolando l’accesso e impedendo una risposta umanitaria adeguata.

Attualmente, oltre 1 milione di persone nello Stato dell’Alto Nilo soffre di fame acuta, tra cui più di 32.000 già in condizioni di insicurezza alimentare al livello più grave, ha avvertito il Pam. A livello nazionale, sono 7,7 milioni – pari al 57% della popolazione – a trovarsi in situazione di crisi, emergenza o fame estrema.

La crisi è aggravata dal rallentamento dei finanziamenti internazionali, che ha costretto il Pam a razionalizzare gli aiuti. Solo i 2,5 milioni di sud-sudanesi considerati più vulnerabili – appena il 30% di coloro in stato di bisogno acuto – riceveranno assistenza, e con razioni ridotte.

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