Sono notizie discordanti quelle che provengono dallo stadio di Addis Abeba dove la finale di calcio della Coppa d’Etiopia tra Wolayta Dicha e Sidama Bunna sarebbe stato il teatro della morte di un tifoso di calcio e del grave ferimento di un altro dopo che le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco sul pubblico poche ore prima della partita.
Secondo alcuni media, tra cui Ambassador Media, che riportano le dichiarazioni di testimoni oculari, i tifosi si erano riuniti pacificamente intorno allo stadio, cantando e applaudendo in attesa della partita, quando improvvisamente sono stati sparati degli spari dal personale di sicurezza. Un tifoso è morto sul colpo, mentre la seconda vittima è stata trasportata allo Zewditu Memorial Hospital, dove è ancora ricoverata in condizioni di emergenza.
Testimoni oculari hanno riferito ad Ambassador Media che non vi erano segni di violenza, provocazione o scontri quando le forze di sicurezza hanno sparato proiettili veri sulla folla.
In precedenza, le autorità etiopi avevano annunciato a sorpresa che la partita si sarebbe svolta a porte chiuse, negando l’ingresso al pubblico senza fornire alcuna spiegazione ufficiale. Una decisione presa dopo che migliaia di tifosi erano già arrivati ad Addis Abeba da diverse regioni, soprattutto che l’eccitazione era cresciuta da settimane in Etiopia per la sfida tra due importanti club del sud, a conclusione della stagione calcistica.
Infatti è solo ieri che la polizia federale ha rilasciato un comunicato stampa riportate da tutti i media etiopi ufficiali e nel quale condiziona la chiusura dello stadio al pubblico a “una lite tra numerosi tifosi provenienti da Hawassa, Wolayta Sodo e dintorni per sostenere le due squadre”. “La polizia ha impedito gli scontri tra i tifosi e ha mantenuto l’ordine pubblico adottando tempestivamente le necessarie misure legali”, si legge nella nota delle forze dell’ordine, che deplorano che “entità all’interno e all’esterno del Paese, responsabili della pace e della stabilità del nostro Paese, stanno cercando di intensificare il conflitto denunciando la perdita di vite umane e fingendo che ci siano state delle vittime”. “È stato confermato che le voci secondo cui alcune persone sarebbero morte e che nessuno sarebbe rimasto ferito, né in modo grave né fisico, vengono diffuse da coloro che, in un modo o nell’altro, vogliono fomentare il conflitto”, prosegue il comunicato.
Secondo la polizia, è stato arrestato “un numero limitato di individui coinvolti nell’escalation del conflitto”. Allo stesso modo saranno intraprese “severe azioni legali contro coloro che utilizzano false voci per indurre la comunità al conflitto e per diffamare la polizia, che è la protettrice e la guardiana del pubblico, e collaborerà a stretto contatto con i partner interessati per garantire che lo sport non sia soggetto a tali disordini in futuro”, conclude la polizia nel comunicato.
Successivamente ai disordini, la partita si è svolta come da programma tra Wolayta Dicha e Sidama Bunna, ma in uno stadio chiuso al pubblico, con i giocatori che si sono sfidati davanti a tribune vuote.