La partecipazione delle donne alla forza lavoro in Nigeria ha raggiunto il livello più alto di sempre, con un tasso del 95,6%, in netto aumento rispetto all’89,9% dell’anno precedente. È quanto emerge dal Global Gender Gap Report 2025 del World Economic Forum (Wef), che segnala un significativo progresso nella parità economica nel Paese più popoloso e con la prima economia del continente africano.
Questo avanzamento ha permesso alla Nigeria di guadagnare 3,6 punti nell’indice “Partecipazione economica e opportunità”, segnalando una ripresa dopo quattro anni di stagnazione e una crescita anche nella parità dei redditi, passata dal 50,1% al 60,4%. Tuttavia, nonostante questi risultati positivi sul fronte del lavoro, la Nigeria è scivolata al 124° posto nella classifica globale sulla parità di genere, perdendo una posizione rispetto al 2024.

Secondo il Wef, il calo è attribuibile al peggioramento degli indicatori negli altri tre sottoindici analizzati: istruzione, salute ed emancipazione politica. In particolare, la rappresentanza politica femminile è crollata: la quota di donne con incarichi ministeriali è passata dal 17,6% all’8,8%, determinando una flessione di 2,9 punti percentuali nell’indice dedicato all’empowerment politico. Anche nel settore educativo le disuguaglianze permangono: sebbene siano aumentati i tassi di alfabetizzazione per entrambi i sessi, il progresso è stato più rapido tra gli uomini (73,7%) rispetto alle donne (53,3%).
In termini di salute, il rapporto rileva un miglioramento dell’aspettativa di vita in buona salute per uomini e donne, anche se più marcato per i primi. Il Global Gender Gap Index, introdotto nel 2006, analizza ogni anno le performance di 146 Paesi in materia di parità di genere, misurando i progressi in quattro ambiti chiave: economia, istruzione, salute e politica. Secondo l’edizione 2025, la Nigeria ha colmato finora il 64,9% del suo divario complessivo di genere.