La presidente della Namibia, Netumbo Nandi-Ndaitwah, e la presidente della Corte suprema del Sudafrica, Mandisa Maya, sono state nominate rispettivamente “African Political Leader of the Year” e “African Female Leader of the Year” nell’ambito dei Persons of the Year (Poty) Awards 2025 della rivista African Leadership Magazine. I riconoscimenti seguono un processo in tre fasi composto da candidature continentali, revisione editoriale e un sondaggio online globale concluso il 30 novembre.
Gli organizzatori hanno sottolineato l’alto livello di partecipazione registrato quest’anno, segnale dell’importanza attribuita alla celebrazione delle leadership africane nei settori della governance, dell’imprenditoria, della filantropia e del servizio pubblico. Ken Giami, editore del magazine, ha affermato che i vincitori del 2025 incarnano una comunità panafricana di innovatori impegnati nello sviluppo sostenibile, nel rafforzamento delle istituzioni e nella crescita inclusiva del continente.
Giunto alla 15ª edizione, il premio è considerato uno dei principali riconoscimenti pubblici africani dedicati a leader che stanno contribuendo a modellare la traiettoria di sviluppo del continente. I vincitori e i finalisti saranno celebrati durante la cerimonia annuale prevista per il 27 e 28 febbraio 2026 ad Accra, in Ghana, che dovrebbe riunire oltre 400 delegati ed essere seguita da oltre un milione di persone attraverso lo streaming.
Tra gli altri premiati figurano Patrice Talon, presidente del Benin (secondo classificato come Leader politico dell’anno), Esperança da Costa, vicepresidente dell’Angola (seconda classificata come Leader femminile dell’anno), Barnabas Nawangwe, rettore della Makerere University (Educationist of the Year), Mbaye Cissé, capo di Stato maggiore delle Forze armate del Senegal (Peace and Security Leader of the Year) e Samuel Dossou-Aworet, fondatore del gruppo Petrolin (Industrialist of the Year). Premi anche per la filantropia, l’agricoltura, la sanità pubblica e la leadership giovanile, tra cui l’etiope Samuel Tafesse, lo zimbabwano Wicknell Chivhayo, la namibiana Esperance Luvindao e il nigeriano Khalil Suleiman Halilu.



