In Namibia il nuovo visto causa disagi e code alle frontiere

di claudia

Dopo l’introduzione del visto all’arrivo il 1° aprile, gli aeroporti internazionali di Windhoek (Hosea Kutako) e Walvis Bay, in Namibia, hanno visto la formazione di lunghe code, causando frustrazione tra i visitatori. Il nuovo sistema permette a turisti provenienti da oltre 30 paesi, inclusi Germania e Stati Uniti, di soggiornare fino a 90 giorni.

Un esempio di questi disagi arriva da una coppia di turisti che ha impiegato tre ore e mezza per poter entrare nel Paese, nonostante avesse già richiesto e pagato il visto online. Questo ritardo ha costretto la coppia a modificare i propri piani di viaggio, annullando la prima prenotazione e cercando un alloggio a Windhoek per evitare di guidare al buio.

Spotlighting Namibia, una pubblicazione online indipendente, ha raccolto feedback da tour operator e turisti, i quali esprimono preoccupazione che il nuovo sistema stia causando ritardi significativi e possa danneggiare l’industria turistica, soprattutto con l’inizio dell’alta stagione a fine giugno. Le agenzie di viaggio temono un grave danno d’immagine per la Namibia e chiedono al ministero degli Interni di garantire un arrivo senza intoppi per i turisti.

Il ministero degli Affari Interni, dell’Immigrazione, della Sicurezza e della Protezione ha smentito l’articolo, definendolo “errato nei fatti” e un tentativo di “distorcere la percezione pubblica” di una politica di successo. Il ministero ha affermato che il sistema del visto all’arrivo ha già generato 100 milioni di dollari namibiani in entrate e ha permesso l’ingresso a 70.000 visitatori e turisti.

Hanno inoltre dichiarato di aver già semplificato il processo, eliminando la necessità per i titolari di visto elettronico di compilare un ulteriore modulo all’arrivo.

Nonostante la smentita del ministero, l’aeroporto internazionale Hosea Kutako ha continuato a registrare lunghe code. Un recente test del sistema, avvenuto con l’atterraggio quasi simultaneo di due grandi voli (da Addis Abeba e Johannesburg, ciascuno con oltre 200 passeggeri), ha evidenziato come, nonostante la maggior parte dei viaggiatori fosse ben preparata e dieci dei dodici sportelli immigrazione fossero aperti, il grande volume di arrivi abbia comunque causato ritardi. I visitatori notano che il modulo di arrivo e partenza è ancora richiesto, contribuendo ai rallentamenti.

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