Sono sempre di più gli imprenditori africani e della diaspora che utilizzano i social media cambiare la narrazione e mostrare un volto nuovo dell’Africa, rivoluzionando il settore turistico del continente: da strumenti visivi a vere piattaforme di prenotazione, questo racconto “digitale” mostra un’Africa contemporanea, contrastando gli stereotipi e rafforzando sia il turismo internazionale che quello locale.
Negli ultimi anni, i social media stanno offrendo una nuova immagine dell’Africa, contribuendo a trasformare profondamente il modo in cui il continente viene percepito e vissuto dal punto di vista turistico. Come riporta un approfondimento pubblicato da quartz.com, sono sempre di più le piattaforme digitali che stanno ridefinendo il turismo nel continente, proponendo narrazioni alternative e più autentiche rispetto a quelle tradizionali.
Piattaforme di viaggio come Tastemakers Africa, Everyday Africa, Hip Africa, Visiter L’Afrique e i relativi profili social si impegnano a proporre un’idea di viaggio che si distanzi dal classico safari alla ricerca dei “big five”. L’Africa non è solo questa e queste start up sono intenzionate a cambiare la narrazione.
“Visitando questi posti, sentivo che le loro culture dinamiche e creative non erano rappresentate. Così ho pensato che Tastemakers potesse riflettere ciò che stava realmente accadendo nelle città africane, offrendo una visione più ampia e completa”. Sono le parole del fondatore di Tastemakers Africa, Cheraé Robinson.
Tra i pionieri di questa nuova narrazione c’è anche Ruby Audi, di origini ghanesi, che nel 2013 ha lanciato Hip Africa. Con l’obiettivo di raccontare il continente da una prospettiva interna, ha iniziato a collaborare con scrittori e content creator di diverse regioni per restituire un’immagine più vera delle loro città.
“Quando ho iniziato, eravamo tra i pochissimi a parlare d’Africa dal punto di vista turistico. Il mio lavoro consisteva nel visitare i luoghi, parlare con le persone del posto e usare la mia rete da giornalista per capirli davvero.
Ciò che è iniziato come un hobby nel tempo è diventato un’opportunità di marketing. Un caso virtuoso è quello di Tastemakers che lo scorso anno si è evoluta in una piattaforma marketplace simile ad Airbnb. Gli utenti possono prenotare direttamente nella piattaforma viaggi e tour personalizzati. La visone della fondatrice, Cheraé Robinson, ha attirato l’attenzione degli investitori: ha infatti ottenuto un finanziamento di 250.000 dollari per ampliare il team e rafforzare la crescita dell’azienda.
Anche Hip Africa è attualmente attiva come piattaforma di guide e consigli di viaggio. Per il futuro punta a offrire la prenotazione diretta delle esperienze.
Le collaborazioni sempre più diffuse con i content creator stanno contribuendo a cambiare la narrazione, mostrando un volto nuovo del continente ad un pubblico sempre maggiore. “Stiamo assistendo a una rinascita. Le persone nel continente stanno cominciando a preferire viaggi verso altri paesi africani invece che verso l’Europa. I social media, grazie alla loro forza visiva, stanno creando un senso di connessione e curiosità tra africani di paesi diversi”, chiosa Cheraé Robinson.