GrAfric Novel | Mobutu e quel progetto spaziale

di AFRICA
Mobutu

– Bisogna sempre ascoltare il proprio capo.

– Ma se si sbaglia?

– Un capo africano non si sbaglia mai.

– Mai?

– Mai. Proprio per questo è il capo.

Mobutu. Una personalità che ha segnato la storia dell’Africa del XX secolo. Dittatore feroce il cui nome è preceduto spesso da aggettivi che ne descrivono il carattere. Megalomane, per esempio.

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Siamo nel 1975, Mobutu è nel pieno esercizio del suo incontrastato e feroce potere. Il “Papà della Nazione” si è messo in testa un’idea faraonica: costruire una stazione spaziale in mezzo alla foresta congolese per lanciare il primo razzo africano nello spazio. Un’area di 100.000 chilometri quadrati di foresta – un terzo dell’Italia – viene messa a disposizione della società tedesca di lanci spaziali, la Otrag (Orbital Transport und Raketen AG). Sembra fiction, ma è tutto vero.

Mobutu dans l'espace 2

L’albo comincia nel 1978, quando un giovane e ingenuo ingegnere tedesco, Manfred, viene inviato nello Zaire a rimpiazzare il suo predecessore, impazzito nel seguire la costruzione del razzo. il nostro Manfred è certamente armato di buona volontà e nobili propositi, ma è tutto troppo grande e troppo folle per non perdercisi dentro.

La graphic novel segue dunque Manfred, un inesperto tecnico europeo, nel mezzo del più folle progetto nel cuore dell’Africa attraverso tutta una serie di peripezie senza fine tipiche del contesto irripetibile che fu lo Zaire di Mobutu. Dalla ripetuta corruzione in aeroporto, passando per il bar de brousse, fino al ricevimento a base di aragoste in mezzo a spie di ogni sorta. Un affresco quasi comico se non fosse così terribilmente tragico: dopo avere sperperato le enormi risorse di un Paese stremato dalla miseria, Mobutu accantonerà l’impresa con un colpo di spugna improvviso nel 1980.

A Ducoudray il merito di riportare a galla questa incredibile pagina di storia, valorizzata dalla spessa e tenebrosa matita di Vaccaro, con sguardo disincantato, spesso paradossale.

Mobutu dans l’espace, di Aurélien Ducoudray & Eddy Vaccaro.

Futuropolis, 2015, lingua francese, pp. 112, € 18,00

(Roberto Morel)

 

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