Aperta la settima edizione del Mese della moda in Benin

di claudia

Si è aperta a Cotonou la settima edizione del Mese della moda del Benin, che si concluderà il 26 luglio e che da sei anni si è affermato come un evento imperdibile, riunendo appassionati, stilisti affermati e giovani talenti.

La settima edizione è stata lanciata ieri dal ministro beninese delle Arti e della cultura, Jean-Michel Abimbola, e si concentra sul trasferimento di competenze alla nuova generazione di stilisti.

Il tema scelto è, infatti, “Radici e futuro”: l’edizione 2025 si si terrà al Sofitel Cotonou Marina: durante i quattro giorni di manifestazione, gli operatori del settore si riuniranno attorno a tavole rotonde, masterclass, mostre, sessioni di networking e le imperdibili sfilate di moda. L’ambasciatrice del Mese della moda 2025 è Olouwa G, consulente creativa e stilista con sede a Parigi, fondatrice di Ogc Paris, un’agenzia creativa specializzata nello sviluppo di marchi e nelle pubbliche relazioni.

“Grazie alla presenza di esperti di alto livello, i nostri giovani designer vengono introdotti ai complessi meccanismi di un’industria globale in continua evoluzione” ha detto il ministro Jean-Michel Abimbola all’apertura: “Questo evento non è solo una serie di sfilate di moda. È un laboratorio vivo, uno spazio di espressione in cui prendono forma i contorni del nostro futuro creativo”. Secondo Abimbola, la moda in Africa incarna una nuova linfa vitale: quella della dignità ritrovata, della sicurezza affermata e di una modernità radicata nell’orgoglio.

Per strutturare l’ecosistema imprenditoriale del settore della moda in Benin, il governo beninese ha scelto di incoraggiare la formazione e di stabilire partnership con case di moda e scuole internazionali. Intervistato dal giornale online Srtb, il direttore dell’Agenzia per lo sviluppo della città di Sèmè, Claude Borna, ha passato in rassegna i progetti sostenuti dal governo in collaborazione con la Banca mondiale e l’Istituto francese, 19 progetti sostenuti dal programma “Fly fashion led youth” attraverso i quali una nuova generazione di designer viene supportata nel proprio percorso imprenditoriale: questi giovani designer si esprimono nel prêt-à-porter, negli accessori, nello streetwear e persino nel design di mobili.

William Codjo, direttore dell’Agenzia per lo sviluppo beninese delle arti e della cultura (Adac), ha ricordato che il Mese della moda è diventato una tradizione che offre una vetrina privilegiata per gli stilisti locali: “Si dice che l’abito non faccia l’uomo, ma ci permette di identificare la cultura di chi lo indossa. Oltre al patrimonio culturale, oggi è un’espressione di creatività”.

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