In Madagascar l’esercito annuncia la presa del potere

di claudia

L’esercito del Madagascar ha annunciato di aver preso il potere, dopo che il presidente Andry Rajoelina ha lasciato il Paese a bordo di un aereo militare francese in seguito a settimane di proteste guidate da giovani e di ammutinamenti all’interno delle forze armate. “Abbiamo preso il potere”, ha dichiarato il colonnello Michael Randrianirina, alla guida di un gruppo di militari ribelli che si sono uniti ai manifestanti del movimento Gen Z, in un messaggio trasmesso alla radio nazionale e ripreso dai media locali e internazionali. Randrianirina ha aggiunto che tutte le istituzioni, ad eccezione dell’Assemblea nazionale, sono state sciolte. Poco prima, il Parlamento aveva votato per la destituzione del capo dello Stato.

Il presidente Rajoelina, 51 anni, ha tentato ieri di sciogliere l’Assemblea per decreto. Nonostante la partenza, ha affermato di non avere intenzione di dimettersi, sostenendo di essersi spostato in un luogo sicuro a causa di minacce alla sua vita.

Le proteste, iniziate il 25 settembre contro i frequenti blackout e la carenza d’acqua, si sono trasformate rapidamente in una contestazione contro la corruzione e la cattiva gestione del Paese. Migliaia di manifestanti si sono riuniti nella centrale piazza 13 Maggio della capitale Antananarivo, sventolando bandiere malgasce e cartelli che accusavano Rajoelina di essere vicino all’ex potenza coloniale francese.

Il colonnello Randrianirina, comandante dell’unità d’élite Capsat che aveva sostenuto Rajoelina durante il colpo di Stato del 2009, è apparso in piazza chiedendo ai manifestanti se fossero pronti ad accettare un governo militare, ricevendo applausi.

Fonti militari e diplomatiche, citate da Reuters, hanno confermato che anche la gendarmeria e la polizia si sono schierate con i dimostranti. Il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato al rispetto dell’ordine costituzionale, affermando che le legittime rivendicazioni della gioventù non devono essere strumentalizzate da fazioni armate.

Il Madagascar, Paese di circa 30 milioni di abitanti con un’età media inferiore ai 20 anni, resta tra le nazioni più povere al mondo: secondo la Banca mondiale, tre quarti della popolazione vive in povertà e il Pil pro capite è diminuito del 45% dal 1960 al 2020.

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