28/10/13 – Algeria – Candidatura Bouteflika aumenta incertezza

di AFRICA

 

Anche se può apparire paradossale, l’annuncio del segretario generale del Fronte di liberazione nazionale, Amar Saadani, della candidatura di Abdelaziz Bouteflika alle presidenziali del prossimo anno, anzichè contribuire a rendere più netto il quadro politico algerino, lo ha intorbidito perchè, da oggi e sino all’ufficializzazione del lotto di pretendenti, il clima appare destinato a diventare, giorno dopo giorno, ancora più elettrico.

La candidatura di Bouteflika fatta da Saadani (ritenuto vicinissimo all’anziano presidente, che lo ha imposto alla guida dell’Fln, facendo storcere il naso a molti) sta infatti determinando un doppio effetto. Il primo, e più evidente, è quello di bloccare, ancora prima che cominci, la lotta interna all’Fln per la successione al vecchio leader, nella quale già in molti si erano iscritti, evidentemente consapevoli che lo stato di salute di Bouteflika è talmente compromesso da non potere garantire non solo la candidatura per il prossimo, ma addirittura la migliore gestione dell’attuale mandato. Dopo la grave malattia (un serio problema neurologico che, dall’aprile scorso, ancora impedisce a Bouteflika di tornare nella pienezza delle forze e, quindi, anche della capacità di reggere il difficile ruolo cui è chiamato), in seno all’Fln, partito egemone di governo, era già partita una lotta di successione, senza esclusione di colpi, soprattutto se bassi.

Una lotta che dava l’impressione di potersi risolvere in una sanguinosa resa dei conti con l’ancora potentisismo clan politico-familiare del presidente. Ma, con l’annuncio di Saadani, la guerra intestina all’Fln dovrebbe forzatamente bloccarsi, perchè agli esponenti del partito sarà chiesto di impegnarsi per modificare la Costituzione per permettere un quarto mandato (uno in più del tetto massimo oggi previsto) e quindi di lavorare perchè le presidenziali si trasformino nell’ennesimo plebiscito. Cosa che certo faranno, ma senza grande entusiasmo. Il secondo effetto ricade sulle opposizioni, inserendo in questa categoria la miriade di partiti che, da un ritiro di Bouteflika, pensavano di potere conquistare una loro fetta di potere. Con l’attuale presidente candidato, le aspirazioni degli altri sono state drasticamente ridimensionate, lasciando margini solo ipotetici per sbarragli la strada per la riconferma. Cosa che si tradurrà in una obbligatoria riconsiderazione delle eventuali candidature perchè non sono molto quelli disponibili ab battersi consapevoli della sicura sconfitta e quindi a fare da agnelli sacrificali. * Diego Minuti (ANSAmed).

 

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