04/06/13 – Niger: attacco al carcere di Niamey, ricadute della crisi maliana?

di AFRICA

 

Sarebbe di almeno tre guardie uccise, altre tre ferite e una ventina di detenuti evasi il bilancio ufficiale dell’attacco alla prigione centrale di Niamey, la capitale del Niger, messo a segno sabato pomeriggio da un gruppo di presunti « terroristi ». Secondo un comunicato del governo, si sarebbe trattato un tentativo di presa di controllo del penitenziario in vista di un’evasione di massa. L’attacco non è stato ancora ufficialmente rivendicato.nigerniamey

Secondo fonti indipendenti a Niamey il bilancio dell’attacco potrebbe essere in realtà più pesante. I fatti si sono verificati una decina di giorni dopo il doppio attentato suicida rivendicato dal jihadista Mokhtar Belmokhtar e dal Movimento per l’unicità e il jihad in Africa occidentale (Mujao)  – uno dei gruppi armati protagonisti della crisi in Mali – contro la caserma militare di Agadez e il complesso di trattamento dell’urano della Somair, filiale del gruppo francese Areva, ad Arlit.

Alcuni osservatori della società civile a Niamey temono che questi episodi siano una ricaduta in Niger del conflitto maliano e dell’intervento militare a guida francese in Mali. In Niger sono presenti militari francesi e statunitensi a difesa dei rispettivi interessi.

“Comunque siano andate le cose, attacco dall’interno e complicità esterne o viceversa, la città di Niamey è stata sorpresa dalla paura. Tra un’interruzione della distribuzione della luce e l’altra, è sceso il buio dell’incertezza. Mai gli effetti del terrorismo si erano avvicinati così tanto alla città che pensava di essere risparmiata. La paura che possa accadere quanto altrove ha seminato morte e desolazione” scrive a Infoafrica una fonte a Niamey, di cui l’anonimato verrà preservato per motivi di sicurezza. * Celine Camoin  – Atlasweb

 

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