Il tribunale di Dar es Salaam ha vietato ai media di trasmettere in diretta il processo al leader dell’opposizione tanzaniana, Tundu Lissu, accusato di tradimento. Citando il magistrato Franco Kiswaga, la Reuters spiega che il divieto è stato imposto per proteggere l’identità dei testimoni civili.
“Lo streaming live, la trasmissione in diretta e qualsiasi altro tipo di distribuzione in diretta di contenuti online al pubblico, compresi i social media o la trasmissione video, sono vietati” ha stabilito Kiswaga durante un’udienza preliminare del processo che si è tenuta il 18 agosto a Kisutu.
Ad aprile, Lissu era stato arrestato in seguito a un discorso che, secondo i pubblici ministeri, invitava il pubblico a interrompere le elezioni presidenziali e legislative previste per ottobre, motivando questo boicottaggio con la decisione della Commissione elettorale di escludere il suo partito, Chadema (il primo partito di opposizione) dalla corsa elettorale. Se condannato, il politico rischia la pena di morte.
Lissu, in una dichiarazione, ha condannato la decisione di tenere il processo a porte chiuse: secondo lui il divieto permette alla Corte di operare “nell’oscurità” e impedisce ai suoi sostenitori di seguire il caso: “Giustizia deve essere fatta e deve essere visibile”.