Il Senato nigeriano ha approvato il disegno di legge sulla conservazione e la protezione delle specie in via di estinzione, un provvedimento che rafforza il quadro giuridico nigeriano contro il traffico illegale di animali selvatici e la distruzione degli habitat, aggiorna le leggi esistenti, introduce sanzioni più severe per i trasgressori e conferisce maggiori poteri agli investigatori per tracciare le transazioni finanziarie e condurre operazioni di intelligence. Lo riporta Vanguard.
Il disegno di legge autorizza i magistrati ad accelerare i casi penali relativi alla fauna selvatica, a recuperare i beni collegati ai trasgressori e a promuovere una maggiore cooperazione internazionale allineando le leggi nigeriane ai trattati globali, comprese le disposizioni per l’estradizione dei sospettati coinvolti in crimini transnazionali contro la fauna selvatica: “Si tratta di una grande vittoria per la Nigeria e dimostra, senza ombra di dubbio, che restiamo impegnati a sradicare il traffico di animali selvatici e a proteggere la nostra fauna e flora uniche”, ha detto ai media nigeriani Terseer Ugbor, vicepresidente della Commissione per l’ambiente della Camera bassa e promotore del disegno di legge. “Leggi più severe significano che le foreste e la fauna selvatica della Nigeria saranno ora protette dallo sfruttamento e dalle attività criminali. Proteggere la fauna selvatica equivale a salvaguardare il nostro ambiente e il nostro futuro”.
La Nigeria è un importante snodo di transito per il traffico illegale di avorio e squame di pangolino verso i mercati asiatici: dal 2015, si stima che oltre 30 tonnellate di avorio e oltre la metà delle squame di pangolino trafficate a livello globale tra il 2016 e il 2019 fossero collegate a rotte che attraversavano la Nigeria. Per questo motivo, le organizzazioni ambientaliste hanno salutato l’approvazione del disegno di legge come un passo decisivo verso l’inversione di questa tendenza.


