C’è un animale tanto affascinante quanto raro che in Africa rischia l’estinzione: la lince dorata africana, Embaka nella lingua locale. Presente nelle foreste tropicali dell’Africa centrale e occidentale, questa specie dal pelo rossiccio, grigio o maculato è talmente difficile incontrare che, fino a vent’anni fa, non si sapeva quasi della sua esistenza. Negli ultimi tempi la lince dorata è stata avvistata solo qualche volta quando, sfortunatamente, è finita tra le corde dei bracconieri. Una mancanza che rischia di non essere mai colmata, se l’animale dovesse estinguersi ancor prima di conoscerlo, come ha precisato alla Cnn il ricercatore Mugerwa, che ha dedicato gli ultimi sedici anni della sua carriera al felino meno studiato e conosciuto dell’Africa.
Per far fronte a questa eventualità, l’intelligenza artificiale è venuta in soccorso. Già nel 2019 Mugerwa si era reso conto di non poter lavorare da solo per raccogliere dati sufficienti su questo animale. In quell’anno, riporta l’emittente, ha fondato l’African Golden Cat Conservation Alliance, una rete composta da 46 conservazionisti residenti in 19 paesi. È il primo grande progetto di conservazione dedicato alla lince dorata africana.
Il team, in collaborazione con un gruppo di ricerca statunitense Panthera ha disposto inizialmente delle fototrappole in molti paesi africani per capire dove vivono e quanti sono gli esemplari di questa specie. Ma, si accorsero subito, controllare a mano tutte le foto era un lavoro insostenibile. Per questo, l’organizzazione Panthera ha creato un’intelligenza artificiale capace di riconoscere ogni esemplare dalle macchie del pelo. Mappare il numero è stato l’inizio di un percorso per conoscerli e salvarli. Grazie all’IA hanno scoperto che questi felini sono pochissimi, anche nelle zone protette (circa 16 ogni 100 km²). Hanno anche visto che dove la caccia è controllata ce ne sono molti di più, e che spesso questi felini si muovono solo di notte per evitare gli esseri umani.
Mugerwa ha scoperto che la principale minaccia per la lince dorata africana non è la caccia diretta, ma le trappole per altri animali, che la catturano per errore. In alcune foreste sono stati trovati molti esemplari intrappolati, segno di una crisi grave.
Per proteggere la specie, racconta la Cnn, Mugerwa ha creato Embaka, un progetto che coinvolge le comunità locali nell’uso di fototrappole e nel monitoraggio. In cambio, le comunità ricevono aiuti come cure dentistiche e supporto per il bestiame.


