Nigeria, la denuncia di Amnesty: “il governo non aiuta le vittime di Boko Haram”

di claudia

A un anno dal lancio della campagna #EmpowerOurGirls, Amnesty International denuncia il mancato sostegno da parte del governo nigeriano alle ragazze e giovani donne fuggite dalla prigionia di Boko Haram. Secondo l’organizzazione, le sopravvissute restano emarginate, prive di cure mediche, istruzione e mezzi di sostentamento.

Il rapporto, aggiornato a febbraio 2025, documenta le testimonianze di sette ragazze – tra i 12 e i 22 anni – costrette a matrimoni forzati con miliziani jihadisti. Nessuna ha ricevuto assistenza psicologica o programmi di reintegrazione sociale. Le autorità, accusa Amnesty, non applicano nemmeno il protocollo firmato con le Nazioni Unite nel 2022, che prevede il passaggio delle sopravvissute alla protezione civile dopo la liberazione.

“È inaccettabile che queste giovani siano ancora abbandonate a se stesse”, afferma Isa Sanusi, direttore di Amnesty Nigeria, chiedendo un intervento urgente al presidente Bola Tinubu. La Nigeria, ricorda Amnesty, è legalmente vincolata a garantire protezione alle minori vittime di conflitti armati secondo la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, la Carta africana dell’infanzia e il Protocollo di Maputo. 

Foto: Luz

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