Diverse centinaia di libici si sono riuniti nel fine settimana a Tripoli, sede del governo di unità nazionale riconosciuto dall’Onu, per manifestare il loro sostegno all’esecutivo in carica dopo due imponenti manifestazioni che ne avevano chiesto le dimissioni a causa dei cruenti scontri avvenuti nella capitale una dozzina di giorni fa.
Secondo fonti concordanti, molti manifestanti sono stati trasportati in pullman al centro di Tripoli da città vicine come Misurata o Aziziya. “No alle milizie! Sì al potere della legge e dello Stato”, “Bisogna sciogliere le milizie”, hanno scandito i manifestanti, alcuni dei quali brandivano striscioni che chiedevano elezioni.
I manifestanti hanno anche chiesto lo scioglimento della Forza Radaa, un gruppo armato che controlla la parte orientale di Tripoli, l’aeroporto e diverse prigioni.
Dal 12 al 15 maggio, diversi gruppi armati, tra cui Radaa, si sono scontrati con le forze fedeli al governo dopo la decisione di smantellare “tutte le milizie” che controllavano la città, diventate, secondo Dbeibah, “più potenti dello Stato”. Secondo l’Onu, i combattimenti con armi pesanti hanno causato almeno 8 morti.