La Guinea intende riprendere il controllo del suo patrimonio forestale. In un comunicato stampa ufficiale, il ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo sostenibile ha annunciato la sospensione temporanea di tutte le attività di disboscamento, trasporto e importazione di legname, un divieto che comprende anche prodotti finiti come le grandi assi di legno e che è stato imposto dal 7 luglio al 30 settembre in tutto il Paese. Lo si apprende dal testo del decreto ministeriale.
La misura, spiega il ministero, intende contrastare lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali: il ministero sollecita la vigilanza e la stretta collaborazione di tutte le autorità competenti e delle parti interessate, come le autorità locali, la gendarmeria ambientale, la dogana e l’Ufficio del legname della Guinea, per garantire “il rigoroso rispetto” di questo divieto. Qualsiasi violazione sarà sanzionata e la data di ripresa delle attività forestali sarà annunciata in un secondo momento.
Si tratta di un periodo di riposo biologico, introdotto ogni anno durante la stagione delle piogge e che coincide con un trend che mostra un rapido declino della copertura forestale nazionale: secondo i dati di Global forest watch 2024, la Guinea ha perso circa 149.000 ettari di foresta naturale tra il 2001 e il 2024, con una riduzione del 6,7% rispetto al 2000. Nel 2023, sono stati disboscati oltre 9.200 ettari, in particolare nella regione della Guinée forestière. Secondo un rapporto del 2020 dell’Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), nel 2020 la copertura forestale della Guinea ammontava a 6,7 milioni di ettari, pari al 28% della superficie del Paese, quota in costante calo dagli anni Novanta.