Troppo piccola per secoli, l’Unione Africana approva una mappa corretta dell’Africa

di claudia

di Cèline Nadler

L’organismo continentale sostiene ufficialmente l’iniziativa “Correct The Map” per sostituire la proiezione di Mercatore con mappe più accurate con l’obiettivo è restituire all’Africa il giusto peso geografico e politico.

L’Unione Africana (Ua) ha ufficialmente approvato una campagna per sostituire la mappa di Mercatore, ampiamente utilizzata fin dal XVI secolo, con una proiezione geograficamente più accurata. L’obiettivo, secondo l’organizzazione continentale, è quello di correggere una distorsione storica che riduce artificialmente le dimensioni dell’Africa e di rafforzare la posizione del continente sulla scena internazionale.

Creata nel 1599 dal cartografo fiammingo Gerardus Mercator per la navigazione marittima, questa proiezione fu una delle prime in assoluto a rappresentare rotte di navigazione immaginarie e arcuate come linee rette visibili. La sua semplicità per la navigazione marittima ne consolidò la popolarità all’epoca, ma i suoi enormi errori divennero presto difficili da ignorare. In effetti, la proiezione di Mercatore ingrandisce le regioni vicine ai poli, come il Nord America e la Groenlandia, mentre riduce significativamente quelle lungo l’equatore, come l’Africa e il Sud America, al fine di garantire una direzione costante.

Una antica mappa che utilizza la proiezione di Mercatore.

“Può sembrare solo una mappa, ma in realtà non lo è”, ha affermato a Reuters Selma Malika Haddadi, vicepresidente della Commissione dell’Ua. “Questa proiezione ha dato l’illusione che l’Africa sia marginale”, in quanto il continente appare leggermente più piccolo del territorio artico della Groenlandia. L’Africa è invece il secondo continente più grande del mondo, più di 14 volte la Groenlandia, e ospita oltre un miliardo di persone e decine di nazioni. Anche l’Europa, rappresentata come più grande del Sud America sulla mappa di Mercatore, è in realtà la metà.

La campagna “Correct The Map”, guidata dalle organizzazioni Africa No Filter e Speak Up Africa, sta promuovendo l’adozione della proiezione Equal Earth, introdotta nel 2018 e progettata per rappresentare i continenti in base alle loro dimensioni reali. “Le dimensioni attuali dell’Africa sulla mappa sono sbagliate”, ha denunciato Moky Makura, direttore esecutivo di Africa No Filter. “Questa è la campagna di disinformazione più longeva al mondo e deve cessare”.

Al di là di una semplice questione cartografica, i sostenitori della riforma ritengono che questa distorsione influenzi l’istruzione, i media e le politiche pubbliche. Fara Ndiaye, co-fondatrice di Speak Up Africa, ha sottolineato che l’uso della mappa di Mercatore incide sull’identità e l’orgoglio degli africani.

L’Unione Africana, che conta 55 Stati membri, ha confermato che questa lotta fa parte della sua ambizione di “ripristinare il giusto posto dell’Africa sulla scena globale”, facendo eco alle crescenti richieste di risarcimento per il colonialismo e la schiavitù.

La campagna si estende oltre il continente. Anche la Commissione per le Riparazioni della Comunità Caraibica (Caricom) ha sostenuto la proiezione Equal Earth, vedendola come un rifiuto dell’”ideologia di potere e dominio” veicolata dalla mappa di Mercatore.

Mentre alcune istituzioni come la Banca Mondiale utilizzano già le proiezioni Winkel-Tripel o Equal Earth per le loro mappe statiche, le mappe di Mercatore rimangono lo standard in molti contesti, tra cui scuole e applicazioni digitali. Google Maps, ad esempio, ha abbandonato la visione Mercatore solo nel 2018 sulla sua versione desktop, ma continua a utilizzarla di default sui dispositivi mobili. Anche il Goddard Institute for Space Studies (Giss) della Nasa, agenzia spaziale statunitense, ha adottato la proiezione Equal Earth, per evitare distorsioni dimensionali grossolane.

Per secoli, gli esperti hanno dibattuto la questione: è possibile rappresentare accuratamente un mondo tridimensionale e sferico su una superficie piana? È possibile prendere un oggetto arrotondato, come ad esempio un pallone da calcio, tagliarlo, incollarlo su una tavola e ottenerne una rappresentazione precisa? Molti esperti concludono che la risposta è un netto no. Le mappe, sostengono, sono intrinsecamente una menzogna, sempre a compromessi su qualcosa: area, distanza o altro. Altri, invece, sostengono che esistano mappe quasi perfette e che debbano essere evidenziate.

Nel corso del tempo, diverse proiezioni cartografiche hanno cercato di colmare le lacune di Mercatore, ma tutte hanno compromesso uno o più fattori. Ciò ha reso difficile per i sostenitori della giustizia sociale sostenere una proiezione che rappresentasse meglio il Sud del mondo.

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