L’aeroporto internazionale di Khartoum, in Sudan, riprenderà i voli nazionali dal 22 ottobre. Lo riporta il Sudan tribune , citando una dichiarazione dell’Autorità per l’aviazione civile sudanese.
“L’Autorità per l’aviazione civile ha emesso un avviso agli equipaggi (Notam) in merito alla ripresa dei voli” si legge nella dichiarazione citata dal giornale online. Le autorità intendono inoltre annunciare l’apertura dello spazio aereo tra il Sudan orientale e Khartoum, che è chiuso dall’inizio del conflitto, aprile 2023. La decisione è stata presa in seguito al successo del volo di prova del 19 ottobre, quando il primo aereo civile della Badr Airlines è atterrato a Khartoum. Anche la compagnia aerea annunciato la ripresa dei suoi voli.
Dall’inizio della guerra, l’aeroporto di Port Sudan, che serve voli internazionali, è rimasto il principale snodo aereo del Sudan. Sono stati mantenuti anche alcuni collegamenti, seppur limitati, tra diversi aeroporti nazionali. L’aeroporto di Khartoum fu conquistato dalle Forze di intervento rapido (Rsf) nell’aprile 2023, all’inizio del conflitto civile e in quell’occasione molti aerei sulla pista furono distrutti o danneggiati. L’esercito riuscì a riconquistare l’aeroporto solo nel marzo 2025: in quell’occasione, il capo del Consiglio sovrano del Sudan, Abdel Fattah al-Burhan, atterrò simbolicamente a Khartoum per la prima volta dall’inizio della guerra. Ad agosto, le autorità sudanesi hanno dichiarato che stavano valutando un piano per ripristinare le infrastrutture di trasporto a Khartoum, compreso l’aeroporto.


