Il governo ghanese vuole proteggere il celebre tessuto Kente con diritti di proprietà intellettuale e indicazione geografica per garantire riconoscimento e royalties agli artigiani locali.
Il Ghana vuole proteggere al meglio il celebre tessuto Kente e per questo si sta muovendo per istituire dei diritti di proprietà intellettuale più forti e uno status di indicazione geografica. Tessuto intrecciato a mano e ricco di significato simbolico, il Kente è stato riconosciuto nel 2024 come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO, un primo grande passo per la sua conservazione.
Il Kente, realizzato con strisce di seta e cotone intrecciate a mano, è apprezzato in tutto il mondo per i suoi colori vivaci e il simbolismo dei suoi motivi, realizzati dalla maestria degli artigiani che esprimono la creatività e l’identità del popolo ghanese. Secondo la tradizione orale Asante, il Kente ha origine a Bonwire, nella regione Ashanti del Ghana. Oggi, il Kente è molto usato in Ghana per celebrare occasioni speciali, e i marchi creati dai maestri tessitori sono molto richiesti.
Esistono oltre 300 diversi modelli di tessuto Kente, ognuno con un nome e un significato unico. I loro significati si ispirano a eventi storici, credenze religiose, concetti politici e tradizioni sociali.

Ora il il governo ghanese intende garantire che ogni uso commerciale del Kente all’estero riconosca la sua origine ghanese e possa generare royalties per gli artigiani locali. Se l’iniziativa avrà successo, il Kente diventerà il primo tessuto africano a ottenere una protezione internazionale nell’ambito delle convenzioni del WIPO (Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale) e del WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio). Lo riporta Africanews.
Molti marchi di lusso e fast fashion hanno utilizzato motivi africani (come Kente, Ankara o perline Maasai) senza riconoscere o compensare le comunità d’origine. Questa iniziativa legale e culturale potrebbe portare un vento nuovo nel settore, portando l’industria della moda globale a rivedere il modo in cui utilizza motivi e stili africani.
Con questa nuova tutela, le aziende potrebbero dover negoziare licenze o accordi con cooperative e designer ghanesi,come avviene già per prodotti con indicazione geografica.
Se accolta a livello internazionale, la tutela del Kente potrebbe segnare l’inizio di un movimento continentale per proteggere e valorizzare i saperi artigianali africani.


