• Homepage
  • LA RIVISTA
    • CHI SIAMO
    • Per abbonarsi
    • Acquista copia singola
    • NUOVO NUMERO (6/2025)
    • PENULTIMO NUMERO (5/2025)
    • Dove trovare Africa
    • Promo docenti, studenti, scuole e biblioteche
    • Interventi nelle scuole
    • Iscriviti alla newsletter
    • Coopera – inserto Ong
    • CONTATTI
  • Abbonamenti
    • Abbonati ora
    • Promo per insegnanti, studenti, scuole e biblioteche
    • Africa + Nigrizia
  • VIAGGI DI AFRICA
    • PROSSIME PARTENZE
    • ALGERIA
    • BENIN
    • BENIN E TOGO
    • ETIOPIA (DANCALIA)
    • MADAGASCAR
    • MALAWI
    • MAURITANIA
    • SENEGAL
    • SAO TOME
    • SUDAFRICA
    • TUNISIA
    • UGANDA (GORILLA)
    • UGANDA (KARAMOJA)
  • CORSI ONLINE
    • Arabo
    • GEOPOLITICA DELL’AFRICA
    • LE MIGRAZIONI
  • EVENTI
    • Festa 100 afriche
      • 2025
      • 2024
      • 2023
    • Dialoghi sull’Africa
      • 2025
      • 2024
      • 2023
      • 2022
      • 2021
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
      • 2014
      • 2013
      • 2012
      • 2011
    • Orizzonti di Sabbia (registrazione)
  • MOSTRE
  • ARGOMENTI
    • NEWS
    • IN EVIDENZA
    • FOCUS
    • LO SCATTO
    • SOCIETÀ
    • ARCHIVIO ARTICOLI
    • AFRICA TV – VIDEO
    • NATURA
    • CONTINENTE VERO
    • IN VETRINA
  • shop
  • PROMO “Vini del Sudafrica”
  • PROMO “BLACK FRIDAY WEEK”

Edizione del 08/12/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Rivista Africa
La rivista del continente vero
Tag:

guinea equatoriale

    QUADERNI AFRICANI

    Il cammino di Annobón: l’isola dimenticata che immagina Buenos Aires

    di claudia 1 Novembre 2025
    Scritto da claudia

    Di Eleonora Montani – Centro Studi Amistades APS

    La vicenda della piccola isola atlantica, parte della Guinea Equatoriale, che per ragioni storiche, politiche e identitarie, intende percorrere la strada verso una reale indipendenza o, in alternativa, associarsi al Paese sudamericano, torna al centro dell’attenzione internazionale.

    Era il gennaio 1473 quando alcuni esploratori portoghesi approdarono sulle coste di una piccola isola nel golfo dell’attuale Guinea Equatoriale: è a quella “scoperta” che Annobón deve il proprio nome (dal portoghese Ano Bom, “anno buono”).

    Sull’isola, allora disabitata, furono fatte confluire le vittime della tratta atlantica provenienti da altri Paesi del continente africano (tra cui l’Angola). Successivamente, Annobón costituì il campo base per l’evangelizzazione delle stesse e, dopo essere passata per mani spagnole, nuovamente portoghesi e, infine, inglesi, ottenne un’autonomia solo apparente con l’indipendenza della Guinea Equatoriale del 1968, diventando parte integrante del nuovo Stato appena formatosi.

    Tuttavia, il governo centrale guineano non concesse mai rilevanza politica o decisionale ad Annobón che, al contrario, fu abbandonata all’incuria e alla povertà estrema divenendo teatro della nascita di diversi movimenti separatisti, a loro volta oggetto di dure repressioni da parte di Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, allora – e tuttora – Presidente della Guinea Equatoriale. In particolare, a partire dal 1993 il governo guineano isolò ulteriormente Annobón, espellendo le organizzazioni umanitarie e ricorrendo a violenze e arresti indiscriminati dei cittadini annobonesi.

    La repressione di Malabo fu oggetto di diverse inchieste da parte degli organismi internazionali. Nel report “Equatorial Guinea Human Rights” del 1993 sul rispetto diritti umani in Guinea Equatoriale, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America evidenziò che il governo guineano “non investigò seriamente” l’omicidio politico di 6 annobonesi da parte delle forze di sicurezza locali, accusate di “uso eccessivo della forza”, condannò a 28 anni di carcere i capi delle rivolte senza consentire loro l’esercizio di un’adeguata difesa davanti al Tribunale militare e definì la discriminazione contro Annobón “una prassi consolidata”.

    Anche Amnesty International intervenne nel 1993, affermando che le proteste di quello stesso anno erano state causate da uno “stato di povertà abietta” in cui il governo guineano aveva posto l’isola, situazione ulteriormente aggravata dall’assenza di forniture mediche e alimentari da oltre un anno. Vale la pena ricordare che, per ragioni simili, già durante il regime di Francisco Macías Nguema, primoPresidente guineano (1968 – 1979), Annobón era stata vittima di un’epidemia di colera che aveva ucciso oltre 400 persone e fu il Presidente stesso a bloccare gli aiuti della Croce Rossa e di altre organizzazioni umanitarie.

    Un’altra pagina dello sfruttamento dell’isola riguarda lo smaltimento di rifiuti tossici, di cui fu vittima designata. Nel 1988 il Presidente Obiang firmò un contratto con un’impresa nordamericana, incaricandosi di smaltire sull’isola 7 milioni di tonnellate di rifiuti tossici(probabilmente nucleari) provenienti dall’industria occidentale. Obiang ricevette 1,6 milioni di dollari per il primo invio di scorie e fu previsto che annualmente gli invii sarebbero ammontati a circa 720.000 tonnellate.

    Il sentimento autonomistico annobonese culminò nella dichiarazione di indipendenza del 2022, anno in cui Orlando Cartagena Lagar, leader di Ambô Legadu (letteralmente “Annobón libera”) e altri membri del movimento separatista con base in Spagna proclamarono unilateralmente la nascita della Repubblica di Annobón di cui Cartagena Lagar venne nominato Primo Ministro, probabilmente allo scopo di porre l’attenzione della comunità internazionale sulle continue e costanti discriminazioni ai danni dei cittadini dell’isola da parte del regime di Obiang.

    Tale dichiarazione di indipendenza non è stata gradita dal governo della Guinea Equatoriale, la cui Costituzione sancisce che Annobón è parte “inalienabile” del proprio territorio. Sono stati avviati procedimenti giudiziari contro Cartagena e gli altri membri del movimento e da tre anni il territorio dell’isola è presidiato militarmente dal governo centrale.

    Nessuna dichiarazione pubblica o commento sull’indipendenza è giunta da parte del Presidente Obiang né da membri dell’Esecutivo guineano. Stando alle fonti ufficiali del Governo, le comunicazioni riguardanti l’isola vertono esclusivamente sui nuovi investimenti infrastrutturali da parte di Malabo. In questo senso, il Vicepresidente Nguema Obiang Mangue, figlio del Presidente, si è detto “preoccupato” a causa dei gravi problemi elettrici dell’isola che ha ordinato di risolvere per poter proseguire sulla via della “modernizzazione” di Annobón.

    L’ultima tappa della vicenda risale al recente 28 maggio 2025, data in cui i leader di Ambô Legadu hanno ufficialmente richiesto di rendere Annobón un territorio associato all’Argentina. L’istanza, apparentemente singolare stante la distanza di oltre 6.000 km che intercorre tra l’isola guineana e il Paese sudamericano, trova fondamento in un passato storico comune.

    Quando nel 1778 fu siglato il Trattato di El Pardo con cui il Portogallo cedette Annobón alla Spagna, l’isola fu assegnata amministrativamente al Virreinato del río de la Plata, che comprendeva l’attuale territorio di Argentina, Bolivia, Cile, Uruguay e Paraguay, con Buenos Aires come capitale.

    La petizione è apparsa come un grido di aiuto da parte del popolo annobonese, il cui Presidente Obiang è accusato da Cartagena Laga e altri indipendentisti di aver dato vita ad un “lento genocidio” sull’isola. “Stante il legame storico comune”, continua Cartagena, “abbiamo richiesto il supporto dell’Argentina, il riconoscimento del nostro Paese, del nostro movimento e della nostra battaglia per la libertà”.

    In un’intervista radiofonica condotta da coloro i quali, dall’altra sponda dell’Atlantico, fanno notare che l’Argentina versa in una situazione interna piuttosto critica e che probabilmente non riuscirebbe ad accogliere le istanze annobonesi, Cartagena afferma: “un conto sono le questioni interne ma dobbiamo ricordare che il popolo di Annobón vive una fase di sterminio totale: mentre gli altri Paesi lottano per altri problemi, noi lottiamo per la nostra vita”.

    A seguito della visita in Argentina dei membri del movimento secessionista annobonese alla ricerca di sostegno internazionale, il governo Milei si è mantenuto al margine per evitare di prendere posizione in una tensione geopolitica tanto “scomoda e lontana”.

    Ciononostante, a seguito dell’incontro ad Addis Abeba del maggio scorso tra l’ambasciatore argentino in Etiopia e il suo omologo di Malabo, la linea sostenuta dalla Repubblica Argentina appare quella di una “forte volontà di rafforzare le relazioni di amicizia con la Guinea Equatoriale” e di “dissociazione da qualsiasi simpatia o relazione con movimenti che attentino all’integrità territoriale di popoli amici come i guineani”.

    Allo stato attuale, appare altamente improbabile che le richieste degli indipendentisti annobonesi vengano accolte, nel silenzio di una comunità internazionale insensibile alle istanze autonomistiche dell’isola e di un governo argentino ben lontano dall’intenzione di generare nuovi contrasti geopolitici con i propri partner africani.

    Tuttavia, gli ultimi sviluppi hanno irrevocabilmente acceso i riflettori sui massacri perpetrati ai danni del popolo di Annobón e sull’autodeterminazione dello stesso. Emblematica, a tal proposito, risulta essere l’adesione di Annobón alla Unrepresented Nations and Peoples Organization (UNPO) nel maggio 2024, organizzazione internazionale che ha lo scopo di rappresentare minoranze etniche, popoli indigeni e territori occupati o non riconosciuti e che vanta membri del calibro di Taiwan e del Kurdistan iraniano.

    Sarà questo un primo passo che darà finalmente luce alla “questione Annobón”?

    Condividi
    1 Novembre 2025 0 commentI
    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Il Vaticano prepara il primo viaggio di Papa Leone XIV in Africa

    di claudia 1 Novembre 2025
    1 Novembre 2025

     Il Vaticano starebbe preparando il primo viaggio di Papa Leone XIV in Africa e le destinazioni saranno Guinea Equatoriale e Camerun, Paesi in cui la comunità cattolica è molto numerosa. …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Beni confiscati al vicepresidente della Guinea Equatoriale restituiti alla popolazione

    di claudia 1 Ottobre 2025
    1 Ottobre 2025

    La Svizzera restituirà beni per un valore di 22,8 milioni di franchi svizzeri (29 milioni di dollari) alla Guinea Equatoriale. Lo riportano i media svizzeri, che citano il caso del …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Liberati i due ingegneri sudafricani, fine di un lungo stallo diplomatico con la Guinea Equatoriale

    di claudia 25 Giugno 2025
    25 Giugno 2025

    di Andrea Spinelli Barrile I due ingegneri petroliferi sudafricani detenuti in Guinea Equatoriale da oltre due anni sono stati rilasciati perché hanno ottenuto la grazia presidenziale, che ha messo la …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Trump impone restrizioni di viaggio a molti Paesi africani

    di claudia 5 Giugno 2025
    5 Giugno 2025

    Donald Trump colpisce nuovamente l’Africa con un provvedimento che impone restrizioni di viaggio ai cittadini di diversi Paesi del continente, la risposta della Casa bianca all’attacco in Colorado da parte …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Che fine ha fatto il gambiano Yahya Jammeh?

    di claudia 11 Gennaio 2025
    11 Gennaio 2025

    di Andrea Spinelli Barrile Il governo di Yahya Jammeh in Gambia, durato dal 1996 al 2017, è stato caratterizzato da detenzioni arbitrarie, abusi sessuali ed esecuzioni extragiudiziali. Ma che fine ha …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Scandalo sextape in Guinea Equatoriale, il crollo etico del regime

    di claudia 9 Novembre 2024
    9 Novembre 2024

    di Céline Camoin Baltasar Ebang Engonga, ex-direttore dell’Agenzia nazionale di investigazione finanziaria della Guinea Equatoriale, è stato arrestato nei giorni scorsi per uno scandalo di sextape che coinvolge video intimi …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWSSOCIETÀ

    Guinea Equatoriale, scoppia lo scandalo del P. Diddy di Malabo

    di claudia 6 Novembre 2024
    6 Novembre 2024

    In rete se ne parla ormai in modo virale. “Il P. Diddy di Malabo”, o ancora “Diddy Bello”, è così che social hanno soprannominato Baltasar Ebang Engonga, detto Bello, funzionario …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • AFRICA TV - VIDEOSPORT

    La disastrosa – ed epica – impresa del peggiore nuotatore della storia

    di claudia 23 Settembre 2024
    23 Settembre 2024

    Le Olimpiadi di Parigi sono archiviate, ma certe imprese restano nella storia. Come l’incredibile, disastrosa, performance del peggiore nuotatore del mondo: Eric Moussambani, atleta della Guinea Equatoriale, entrato nella storia …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Guinea Equatoriale: graziati quindici golpisti, si spera per un cittadino italiano

    di claudia 3 Settembre 2024
    3 Settembre 2024

    di Andrea Spinelli Barrile Un gruppo di quindici presunti mercenari ciadiani è stato rimpatriato in Ciad dalla Guinea Equatoriale, con tanto di decreto di grazia presidenziale. I quindici individui, che …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Guinea Equatoriale: potere e guerra fratricida, ha vinto Nguema

    di claudia 28 Agosto 2024
    28 Agosto 2024

    di Andrea Spinelli Barrile È in atto una nuova guerra fratricida nella famiglia al potere da 45 anni in Guinea Equatoriale. Una guerra che, proprio come le precedenti, è senza …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUSSPORT

    Guinea Equatoriale, la Fifa squalifica Emilio Nsue ma nasconde le sue vergogne

    di claudia 30 Maggio 2024
    30 Maggio 2024

    di Andrea Spinelli Barrile Lunedì 27 maggio Juan Micha, commissario tecnico della nazionale di calcio della Guinea Equatoriale, ha tenuto una conferenza stampa all’Hotel Panafrica di Malabo, durante la quale …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Guinea Equatoriale: calo del petrolio, “un rischio per la stabilità”

    di claudia 23 Aprile 2024
    23 Aprile 2024

     La stabilità a lungo termine della Guinea Equatoriale è a rischio a causa del calo della produzione di petrolio e del fatto che il vicepresidente Teodorin Obiang, erede designato alla …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Guinea Equatoriale, a Malabo il Festival della lingua russa

    di claudia 16 Aprile 2024
    16 Aprile 2024

     Il 12 aprile è iniziato a Malabo, capitale della Guinea Equatoriale, il primo Festival della lingua russa presso il Centro per l’educazione aperta e l’istruzione russa della Repubblica di Guinea …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Guinea Equatoriale, la Spagna ordina l’arresto del figlio del presidente

    di claudia 24 Febbraio 2024
    24 Febbraio 2024

    di Andrea Spinelli Barrile L’Alta Corte spagnola ha ordinato alla Corte d’Appello di Madrid di emettere ordinanze di arresto per il figlio del presidente della Guinea Equatoriale Teodoro Obiang, Carmelo …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • 1
  • 2
  • 3
  • …
  • 6

Africa Rivista

Via Fabio Massimo, 19 – 20139 Milano
Tel. 02.80898696
Cell. 375.5353235
Fax 06.92933897
Email: info@africarivista.it
Abbonamenti: segreteria@africarivista.it

Per abbonarsi alla rivista

Online


Bonifico Bancario
IBAN:  IT 65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Intestato a Internationalia s.r.l.
SWIFT/BIC: BACRIT21302


Conto Corrente Postale
CCP n° 1049863846 – Intestato a Internationalia srl, Via Conca d’Oro, 206 – 00141 Roma 

Argomenti

ISCRIVITI ORA

ULTIMI ARTICOLI

  • Benin: Talon ricompare, militari “in fuga” dopo il tentato golpe

    8 Dicembre 2025
  • Un sacerdote ortodosso della Chiesa copta legge una Bibbia

    8 Dicembre 2025
  • In Madagascar i lemuri diventano cibo, tredicimila consumati ogni anno

    8 Dicembre 2025
  • Gibuti, splendido crocevia del Mar Rosso

    8 Dicembre 2025
  • Crosetto annuncia più missioni in Africa. Quali sono quelle attuali?

    8 Dicembre 2025
  • CHI SIAMO
  • PER ABBONARSI
  • VIAGGI DI AFRICA
  • CONTATTI
  • PUBBLICITA’ SU AFRICA
  • PRIVACY
  • INFORMATIVA

Edizione del 08/12/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Accetto Gestione consensi Leggi tutto
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non necessari
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA