Medici Senza Frontiere (Msf) ha annunciato in una nota la sospensione delle attività mediche nell’ospedale di Zalingei, nello Stato del Darfur centrale, dopo un violento assalto armato avvenuto nella notte del 16 agosto. L’attacco ha provocato un morto e cinque feriti, tra cui un operatore del ministero della Sanità locale.
Secondo Msf, l’episodio è iniziato quando un gruppo di persone armate ha fatto irruzione nell’ospedale dopo l’arrivo di un paziente deceduto per ferite da arma da fuoco. In seguito, un altro ferito, anch’egli accompagnato da uomini armati, è stato portato nella struttura. Le tensioni tra i gruppi sono degenerate e intorno alle 22 è stata lanciata una granata davanti al pronto soccorso.
“Una persona ha già perso la vita e sarebbero potute esserci molte più vittime se l’esplosione fosse avvenuta di giorno, quando l’ospedale era pieno di pazienti”, ha dichiarato Marwan Taher, coordinatore delle emergenze Msf in Darfur. “Sospendere le attività ed evacuare i nostri team è una decisione dolorosa, ma non possiamo mettere a rischio la vita del personale”.
Dal 1° agosto Msf stava guidando la risposta all’epidemia di colera a Zalingei, dove in 16 giorni erano stati curati 162 pazienti in collaborazione con il ministero della Sanità statale. L’ospedale aveva inoltre fornito oltre 1.500 consulti ginecologici, 1.400 pediatrici e 80 interventi chirurgici tra maggio e luglio 2025. Essendo l’unico centro di riferimento per circa 500.000 persone nella regione, la sospensione delle attività lascia migliaia di abitanti senza cure essenziali.
Msf ricorda che si tratta del secondo grave episodio di sicurezza nello stesso ospedale in un anno e mezzo: nel febbraio 2024 uomini armati avevano fatto irruzione nella struttura e sottratto veicoli a noleggio dell’organizzazione. “Gli attacchi contro ospedali e personale medico sono inaccettabili”, ha ribadito Taher, chiedendo garanzie di sicurezza per poter riprendere le attività.
La guerra tra le Forze armate sudanesi (Saf) e le Forze di supporto rapido (Rsf), iniziata nel 2023, ha causato decine di migliaia di morti, 12 milioni di sfollati e una grave emergenza sanitaria. Secondo Medici senza frontiere, nell’ultimo anno sono stati registrati quasi 100.000 casi di colera con 2.470 decessi.


