• Homepage
  • LA RIVISTA
    • CHI SIAMO
    • Per abbonarsi
    • Acquista copia singola
    • NUOVO NUMERO (6/2025)
    • PENULTIMO NUMERO (5/2025)
    • Dove trovare Africa
    • Promo docenti, studenti, scuole e biblioteche
    • Interventi nelle scuole
    • Iscriviti alla newsletter
    • Coopera – inserto Ong
    • CONTATTI
  • Abbonamenti
    • Abbonati ora
    • Promo per insegnanti, studenti, scuole e biblioteche
    • Africa + Nigrizia
  • VIAGGI DI AFRICA
    • PROSSIME PARTENZE
    • ALGERIA
    • BENIN
    • BENIN E TOGO
    • ETIOPIA (DANCALIA)
    • MADAGASCAR
    • MALAWI
    • MAURITANIA
    • SENEGAL
    • SAO TOME
    • SUDAFRICA
    • TUNISIA
    • UGANDA (GORILLA)
    • UGANDA (KARAMOJA)
  • CORSI ONLINE
    • Arabo
    • GEOPOLITICA DELL’AFRICA
    • LE MIGRAZIONI
  • EVENTI
    • Festa 100 afriche
      • 2025
      • 2024
      • 2023
    • Dialoghi sull’Africa
      • 2025
      • 2024
      • 2023
      • 2022
      • 2021
      • 2019
      • 2018
      • 2017
      • 2016
      • 2015
      • 2014
      • 2013
      • 2012
      • 2011
    • Orizzonti di Sabbia (registrazione)
  • MOSTRE
  • ARGOMENTI
    • NEWS
    • IN EVIDENZA
    • FOCUS
    • LO SCATTO
    • SOCIETÀ
    • ARCHIVIO ARTICOLI
    • AFRICA TV – VIDEO
    • NATURA
    • CONTINENTE VERO
    • IN VETRINA
  • shop
  • PROMO “Vini del Sudafrica”
  • PROMO “BLACK FRIDAY WEEK”

Edizione del 10/12/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Rivista Africa
La rivista del continente vero
Tag:

crimini

    FOCUS

    Il crimine globale sguazza (e fattura) in Africa

    di claudia 21 Novembre 2025
    Scritto da claudia

    di Andrea Spinelli Barrile

    L’Africa è un continente ormai pienamente parte del sistema criminale globale. È questo il quadro delineato dal Africa organised crime index 2025, realizzato da Enact e che mostra un’Africa sempre più integrata nell’economia criminale globale e, allo stesso tempo, strutturalmente impreparata a contenerne gli effetti economici e politici.

    Il cuore del problema, a sud del Sahara, non è solo la presenza di mercati illeciti, ma il modo in cui questi mercati si ibridano con lo Stato, l’economia formale e l’informalità che regge la sopravvivenza di milioni di persone: tra il 2019 e il 2025 tutti i macro–blocchi subsahariani hanno visto crescere la “criminalità” complessiva, con l’Africa orientale diventata oggi la regione più esposta del continente alle attività del crimine organizzato, seguita da Africa occidentale, centrale e australe. Quello che emerge dal rapporto di Enact per il 2025 è che in media, i sistemi istituzionali, economici e sociali africani sono troppo deboli e impreparati per reggere l’urto di mercati criminali sempre più strutturati e diversificati: i mercati più pervasivi sono crimini finanziari, tratta di esseri umani, crimini su risorse non rinnovabili, commercio di beni contraffatti e traffico d’armi. Reati difficili da contrastare: l’economia criminale ha più spazio e più incentivi a espandersi dell’economia regolare, soprattutto nei settori con rendite elevate e bassa probabilità di sanzione (oro artigianale, fauna, flora, narcotraffico, frodi finanziarie, cybercrime) e i passi avanti fatti dagli Stati e dai sistemi legislativi in materia di anti–riciclaggio, capacità regolatoria economica, integrità del sistema giudiziario e ruolo degli attori non statali non sono sufficienti a dotare le economie legali dei dovuti sistemi di protezione e di resilienza.

    L’Indice è molto chiaro: in Africa, e in particolare nel Sud del Sahara, il principale motore della criminalità sono gli attori incorporati nello Stato: dove la politica è più amica dei gruppi criminali, la criminalità di Stato è più pervasiva e in Paesi come Nigeria e Kenya, ad esempio, gli attori statali e le reti criminali hanno generato alleanze direttamente nei processi elettorali, tra intimidazioni, violenze e uso selettivo della forza. La tipologia di relazione Stato–crimine va dalla competizione alla cooperazione ibrida fino alla vera e propria fusione e “state capture”, in cui le politiche pubbliche sono scritte per proteggere interessi criminali. A questo fenomeno si somma la crescita del ruolo di attori stranieri e del settore privato “grigio”, riconosciuti da Enact come categorie autonome dal 2023 in poi: investitori, compagnie di sicurezza privata, intermediari finanziari internazionali che operano nello spazio tra formale e informale, spesso come veicolatori di capitali illeciti verso giurisdizioni offshore o hub immobiliari.

    Inoltre, in gran parte dell’Africa subsahariana conflitto armato e criminalità si auto–alimentano: nelle aree di guerra l’economia criminale non è un effetto collaterale, bensì una componente strutturale del finanziamento dei gruppi armati (oro, bestiame, droghe, extortion, traffico d’armi) e, sul fronte della risposta, i Paesi africani hanno privilegiato per anni strumenti istituzionali “di facciata”, come leggi, ratifica di convenzioni, cooperazione internazionale sulla carta, a scapito di politiche di prevenzione, sostegno alle vittime e rafforzamento di media e società civile.

    armi

    Le risorse

    Il report di Enact colloca i crimini su risorse non rinnovabili (oro, diamanti, platino, minerali) al terzo posto tra i mercati più pervasivi in Africa, subito dopo crimini finanziari e tratta degli esseri umani: si stima infatti che oro per “decine di miliardi di dollari” venga contrabbandato ogni anno fuori dall’Africa, erodendo entrate fiscali, distorcendo i mercati locali e consolidando sistemi economici paralleli controllati da reti politico–criminali. In particolare, i principali hub di transito dell’oro illegale, Mali e Ghana in Africa occidentale, Repubblica democratica del Congo in Africa centrale, Kenya in Africa orientale, Zimbabwe in Africa australe, combinano tre fattori: vicinanza alle aree estrattive, logistica (porti, aeroporti, confini porosi) e regolazione debole o catturata. Qui l’effetto macroeconomico è duplice: drenaggio di valuta pregiata e minori entrate fiscali e consolidamento di élite politico–imprenditoriali che hanno interesse a mantenere opaca l’estrazione, impedendo la formalizzazione del settore artigianale e la tassazione effettiva delle rendite.

    Oltre ai minerali, anche flora, fauna e rendite ambientali sono mercati interessanti per l’economia criminale: tra il 2015 e il 2021 circa un quinto dei sequestri mondiali di fauna selvatica è avvenuto in Africa (in particolare elefanti, pangolini, rinoceronti, coccodrilli e pappagalli). Questi mercati non sono solo “ambientali”: generano flussi finanziari illeciti verso Asia, Europa e Golfo, sostengono economie di guerra (come nella Casamance in Senegal ma sono fonte di entrate anche per i gruppi armati nel bacino del Congo e per le milizie nel Sahel) e spiazzano l’economia formale del legno, della pesca e del turismo, riducendo l’attrattività degli investimenti legali e i ritorni di lungo periodo sulla biodiversità.

    Gli esseri umani, merce e mercanti

    Nel 2024 il report di Enact stima 40 milioni di africani sfollati con la forza, di cui quasi l’80% all’interno del proprio Paese e il 96% ancora nel continente: il 64% proviene da cinque Paesi altamente criminalizzati o in conflitto, ovvero Sudan, Somalia, Rdc, Nigeria e Burkina Faso. Tra 2019 e 2025 la migrazione irregolare è uno dei mercati in crescita più rapida; la correlazione tra smuggling e trafficking è molto stretta, a dimostrazione del passaggio frequente dalla migrazione “organizzata” al vero e proprio sfruttamento: la tratta, in particolare, è definita dall’Indice Enact come “il principale ostacolo allo sviluppo umano”. Ma come funziona questo mercato dal punto di vista economico? Si crea un settore di servizi criminali (trasporto, alloggio, documenti falsi, protezione) che intercetta i risparmi di intere famiglie, la precarietà dei rifugiati diventa serbatoio di lavoro forzato e ultra–sottopagato in agricoltura, miniere, cantieri e prostituzione e lungo rotte critiche come il Sahel, il Corno d’Africa–Golfo e il Mediterraneo centrale, la gestione dei “pedaggi” controlla l’accesso a intere porzioni di territorio e genera rendite che competono, ma spesso superano, con quelle dello Stato.

    Le droghe

    I mercati della droga più rilevanti dal punto di vista economico sono l’Africa occidentale per quanto riguarda la cocaina e l’asse Africa orientale-Sudafrica per quanto riguarda il traffico di eroina, mentre i traffici di cannabis e droghe sintetiche (ma anche farmaci) sono in crescita trasversale nell’intero continente: già nel 2016 si stimava il transito di 20 tonnellate di cocaina all’anno via Africa occidentale, per un valore all’ingrosso di 1 miliardo di dollari, un ordine di grandezza compatibile con i numeri attuali e sufficiente a “catturare” interi Stati, come mostra il caso Guinea–Bissau.

    I crimini finanziari e le tecnologie

    La digitalizzazione delle economie africane sta producendo nuove frontiere di rendita criminale con costi iniziali bassissimi, margini alti e rischio percepito limitato, soprattutto nei Paesi dove l’infrastruttura investigativa digitale non esiste o è obsoleta. Dal 2023 al 2025 i crimini finanziari sono, insieme alla contraffazione, il mercato in crescita più rapida di tutta l’Africa: accanto alle pratiche “classiche” (come riciclaggio e frodi bancarie) il report registra un forte sviluppo di cyber–dipendent crimes e cyber–enabled financial crimes. Nello specifico, si tratta di frodi online, ransomware, furto di identità, schemi Ponzi digitali che sfruttano la debole capacità di risposta e una scarsa cooperazione giudiziaria transfrontaliera.

    Condividi
    21 Novembre 2025 0 commentI
    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Le donne sudanesi denunciano uccisioni, stupri e la scomparsa di bambini a El Fasher

    di claudia 12 Novembre 2025
    12 Novembre 2025

    Donne in fuga dalla città sudanese di El Fasher hanno denunciato uccisioni, stupri sistematici e la scomparsa dei loro figli dopo la conquista dell’area da parte delle Forze di supporto …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Più di cinquantamila civili intrappolati a El Fasher, “oltre i limiti di una catastrofe umanitaria”

    di claudia 10 Novembre 2025
    10 Novembre 2025

    Le forze paramilitari di supporto rapido starebbero trattenendo oltre 50.000 civili ad El Fasher, impedendo loro di lasciare la città del Nord Darfur, secondo le testimonianze raccolte dal Sudan Tribune. …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Sudan, atrocità a El Fasher: il generale “Abu Lulu” accusato di crimini di guerra

    di claudia 5 Novembre 2025
    5 Novembre 2025

    di Valentina Giulia Milani Dopo la caduta di El Fasher, capitale del Darfur settentrionale, emergono testimonianze e video che accusano il comandante Rsf al-Fateh Abdullah Idris, detto “Abu Lulu”, di …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Se Jammeh tornasse in Gambia sarebbe arrestato, l’avvertimento del governo

    di claudia 29 Ottobre 2025
    29 Ottobre 2025

    Il governo del Gambia ha dato un chiaro avvertimento all’ex presidente Yahya Jammeh: in una dichiarazione diffusa ieri, il governo di Banjul ha ribadito la sua posizione qualora Jammeh tornasse …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Mukwege invoca giustizia per i crimini commessi in Congo

    di claudia 2 Ottobre 2025
    2 Ottobre 2025

    Quindici anni dopo la pubblicazione del Rapporto Mapping da parte dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, il Premio Nobel per la Pace congolsese, il medico Denis Mukwege …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    “Genocidio e crimini di guerra”: il Tribunale speciale sudanese incrimina il comandante Hemedti

    di claudia 6 Agosto 2025
    6 Agosto 2025

    Il Tribunale speciale sudanese per la lotta al terrorismo e ai crimini contro lo Stato ha formalmente incriminato il comandante delle Forze di sostegno rapido (Rsf), Mohamed Hamdane Dagalo, noto …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Sudafrica, possibile insabbiamento dei crimini dell’apartheid sotto inchiesta

    di claudia 2 Maggio 2025
    2 Maggio 2025

    Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa (nella foto) ha annunciato l’istituzione di una commissione giudiziaria d’inchiesta per indagare su possibili tentativi di ostacolare le indagini o l’azione penale per i crimini …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Gambia, istituita una corte speciale per i crimini commessi durante la dittatura di Jammeh

    di claudia 16 Dicembre 2024
    16 Dicembre 2024

    La Comunità economica dell’Africa occidentale (Ecowas) ha approvato l’istituzione di un tribunale speciale per processare i crimini commessi in Gambia durante la dittatura militare di Yahya Jammeh. La decisione è …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Mali, la Corte penale internazionale condanna Al-Hassan per crimini contro l’umanità

    di claudia 27 Giugno 2024
    27 Giugno 2024

    Processato per crimini di guerra e crimini contro l’umanità, Al-Hassan Ag-Abdoul Aziz Ag-Mohamed Ag-Mahmoud, membro influente del gruppo Ansar Dine, un esponente di spicco di Al-Qaida nel Maghreb islamico, è …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Liberia, presidente firma per l’istituzione del Tribunale per i crimini di guerra

    di claudia 3 Maggio 2024
    3 Maggio 2024

    Il presidente liberiano Joseph Boakai ha firmato ieri pomeriggio l’ordine esecutivo per istituire un tribunale per i crimini economici e di guerra commessi durante i 14 anni di guerra civile …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • FOCUS

    Proteggere gli informatori di crimini finanziari in Africa occidentale

    di claudia 12 Febbraio 2024
    12 Febbraio 2024

    di Céline Camoin Nell’Africa occidentale, i whistleblowers, (termine che indica letteralmente “una persona che lavorando all’interno di un’organizzazione, di un’azienda pubblica o privata si trova ad essere testimone di un …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • NEWS

    Sudan: l’allarme di Unhcr, ” le atrocità di vent’anni fa potrebbero ripetersi”

    di claudia 14 Novembre 2023
    14 Novembre 2023

    L’escalation di violenza nella regione sudanese del Darfur fa temere che le atrocità commesse due decenni fa possano ripetersi. Lo ha dichiarato nel fine settimana l’Agenzia delle Nazioni Unite per …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • CONTINENTE VEROIL SETACCIO DELLA STORIA - U. Chelati Dirar

    Stragi senza colpevoli, vergogna italiana

    di claudia 24 Settembre 2023
    24 Settembre 2023

    di Uoldelul Chelati Dirar Durante l’occupazione coloniale dell’Etiopia, l’Italia si macchiò di orribili crimini di guerra: uso di gas tossici, bombardamento di ospedali, sterminio di migliaia di civili. I principali …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail

Africa Rivista

Via Fabio Massimo, 19 – 20139 Milano
Tel. 02.80898696
Cell. 375.5353235
Fax 06.92933897
Email: info@africarivista.it
Abbonamenti: segreteria@africarivista.it

Per abbonarsi alla rivista

Online


Bonifico Bancario
IBAN:  IT 65 H030 3203 2100 1000 0291 446
Intestato a Internationalia s.r.l.
SWIFT/BIC: BACRIT21302


Conto Corrente Postale
CCP n° 1049863846 – Intestato a Internationalia srl, Via Conca d’Oro, 206 – 00141 Roma 

Argomenti

ISCRIVITI ORA

ULTIMI ARTICOLI

  • Sudafrica, eseguito il primo intervento di ricostruzione ossea interna

    10 Dicembre 2025
  • Sonko annuncia la volontà di candidarsi alle prossime presidenziali in Senegal

    10 Dicembre 2025
  • L’antica arte della poesia orale in Somalia che sfida l’insicurezza

    9 Dicembre 2025
  • Un dialogo alla Sapienza nella Giornata dei Diritti Umani, da Martin Luther King ad oggi

    9 Dicembre 2025
  • Aumenta la violenza nel Sud Kordofan, attacco contro un asilo causa più di cento vittime

    9 Dicembre 2025
  • CHI SIAMO
  • PER ABBONARSI
  • VIAGGI DI AFRICA
  • CONTATTI
  • PUBBLICITA’ SU AFRICA
  • PRIVACY
  • INFORMATIVA

Edizione del 10/12/2025

© Rivista Africa
Editore: Internationalia srl
P.IVA 11980111006

logo internationalia srl

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Accetto Gestione consensi Leggi tutto
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessari
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non necessari
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA