Le autorità egiziane hanno arrestato decine di giovani creator attivi su TikTok nell’ambito di una campagna contro i social media, accusandoli di diffondere contenuti indecenti e di riciclaggio di denaro. Lo riporta Reuters citando fonti giudiziarie e attivisti.
Secondo i magistrati, sono almeno dieci i procedimenti aperti contro adolescenti e giovani influencer, ai quali sono stati imposti divieti di viaggio, congelamento dei beni e sequestri di dispositivi elettronici. Tra gli arrestati figura Mariam Ayman, 19 anni, nota online come Suzy El Ordonia, con oltre 9 milioni di follower, detenuta dal 2 agosto con l’accusa di riciclaggio di circa 15 milioni di sterline egiziane (300.000 dollari).
Alcuni dei giovani fermati sono stati accusati anche di violazione dei “valori familiari” e di trarre profitto da contenuti ritenuti offensivi per la morale pubblica. Le autorità sostengono che i guadagni provenienti dalle piattaforme digitali siano stati mascherati attraverso pratiche finanziarie illecite.
Organizzazioni per i diritti digitali, come l’Egyptian Initiative for Personal Rights (Eipr), denunciano l’ambiguità delle leggi usate per perseguire i casi di “indecenza”, sottolineando che dal 2018 oltre 150 persone sono state incriminate con gli stessi articoli. Secondo gli attivisti, la stretta rientra nella strategia delle autorità di rafforzare il controllo sul dibattito online, considerato uno dei pochi spazi rimasti indipendenti nel Paese.
Negli ultimi anni, l’Egitto ha progressivamente inasprito la legislazione che regola l’uso dei social media, autorizzando il monitoraggio delle piattaforme digitali e introducendo pene severe per la diffusione di contenuti considerati lesivi della sicurezza nazionale o della moralità pubblica. I social, tuttavia, restano ampiamente utilizzati dai giovani come strumenti di espressione e di mobilitazione sociale



