L’okapi è tra le specie più minacciate del pianeta

di claudia
okapi

L’okapi – mammifero africano che vive nelle foreste pluviali della Repubblica Democratica del Congo – è stato riconosciuto come una delle specie più minacciate al mondo. Tra perdita di habitat e commercio illegale, la sua popolazione è crollata di oltre il 50% in 24 anni.

La Repubblica Democratica del Congo ha ottenuto l’inserimento dell’okapi (Okapia johnstoni) nell’Appendice I della Cites, ovvero quello che contiene le specie animali e vegetali più minacciate del pianeta. La Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvagge minacciate di estinzione (Cites) ha ottenuto dati che dimostrano un rapido declino della specie e del suo habitat, secondo il giornale Actalite.cd. L’okapi è un membro della famiglia delle giraffe originario delle foreste pluviali della Repubblica Democratica del Congo.

Lo spostamento dell’okapi dall’appendice II all’appendice I della Cites serve a meglio regolamentare il commercio internazionale della specie e a migliorarne lo stato di conservazione.

Negli anni ’90, la popolazione totale di okapi era stimata tra i 35.000 e i 50.000 individui, ma gli esperti ritengono che da allora sia diminuita di oltre il 50% in 24 anni (tre generazioni, tra il 1995 e il 2013). Nella Riserva naturale dell’okapi, una delle principali roccaforti della specie, il declino è particolarmente marcato: il numero di individui è diminuito di oltre il 40% tra il 1995 e il 2007, e poi del 47% tra il 2008 e il 2012. Nel 2018, secondo i dati citati, era “probabile che almeno il 60% della popolazione rimanente” in questa riserva fosse andata perduta.

Anche l’habitat dell’okapi è sotto pressione. Nella Rdc orientale, la perdita di foreste ha raggiunto circa il 30% negli ultimi due decenni. Nelle aree protette dove rimangono le popolazioni principali, la perdita di copertura forestale è più limitata, variando da meno dell’1% a poco più del 10% in vent’anni.

Il Corridoio Verde Kivu-Kinshasa, istituito nel 2025, si estende su 154.000 km² e comprende gran parte dell’areale della specie, ad eccezione del Parco Nazionale di Lomami.

Il commercio illegale è un’altra fonte di preoccupazione. Una Ong stima che l’80% dei prodotti di fauna selvatica sequestrati in Uganda provenga dalla Rdc e che, dal 2019, i prodotti di 10 okapi abbiano attraversato il confine ogni mese. Alla luce di queste tendenze, l’okapi è già classificato come specie “pienamente protetta” dalla legge congolese. L’attuale area di ripartizione dell’okapi è stimata in 244.405 km² nelle foreste della Rdc centrale e nord-orientale.

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