Le autorità del Kenya hanno avviato una vasta operazione di censimento dei rinoceronti neri, con l’obiettivo di migliorare il monitoraggio e la tutela di una delle specie più minacciate del Paese. L’iniziativa si svolge nel Parco nazionale di Tsavo Ovest e prevede l’applicazione di marcature e l’installazione di dispositivi digitali su ciascun animale, così da permettere ai ranger di seguirne gli spostamenti in tempo reale e identificarli a distanza.
Il Kenya Wildlife Service, l’ente responsabile della fauna selvatica, ha spiegato che la campagna mira a creare un database dettagliato per ogni rinoceronte, indispensabile per controllare i cicli riproduttivi e individuare tempestivamente comportamenti anomali che potrebbero segnalare stress, ferite o tentativi di bracconaggio.
Come notano i media locali, l’operazione rientra nella strategia nazionale di ripristino del rinoceronte nero, la cui popolazione supera di poco i 1.100 esemplari nel Paese. Nairobi punta a portarne il numero a circa 3.900 entro il 2050, anche attraverso il collegamento degli habitat di Tsavo e del Kenya centrale, considerati di particolare valore genetico.
Le popolazioni più antiche, soprattutto nell’ecosistema di Tsavo e in alcune aree del Kenya centrale, presentano caratteristiche genetiche rare, indebolite da decenni di bracconaggio e dalla progressiva distruzione dell’habitat. Le autorità sperano che un monitoraggio più accurato, supportato da tecnologie di tracciamento avanzate, possa favorire la ripresa della specie.



