Il Burundi verso le elezioni parlamentari

di claudia
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Si è conclusa nel fine settimana la campagna elettorale in Burundi, in vista delle elezioni parlamentari e comunali del 5 giugno. Il partito al potere da 20 anni, il Cndd-Fdd, ha chiuso trionfalmente a Bujumbura con lo slogan: “iyongere intsinzi!”, Amplifica la vittoria.

Il partito di governo, favorito e determinato a conservare il potere, punta sui messaggi di unità nazionale e consolidamento della pace, criticando le crisi legate alle divisioni etniche. Sottolinea che il nemico numero uno dei burundesi oggi è la povertà e non la diversità etnica.

Una quindicina di partiti oltre a candidati indipendenti sono iscritti per la corsa elettorale, tra cui l’Uprona, il Raddes, il Sangwe Pader, il Cnl. Il principale oppositore, Agathon Rwasa, fondatore ed ex presidente del Cnl, è stato escluso dalla corsa.

Alcuni osservatori sostengono che la credibilità del processo elettorale non è garantita. “In tutto il Paese, testimonianze coerenti denunciano pratiche sistematiche che vanno dai brogli elettorali all’intimidazione politica, incluso l’abuso delle istituzioni pubbliche per scopi di parte”, indica la Radio pubblica africana (Rpa). La stessa fonte riporta che dallo scorso ottobre, sono stati segnalati casi allarmanti di bambini registrati illegalmente per votare, con la complicità di alcuni funzionari scolastici vicini al Cndd-Fdd. Si dice anche che la selezione degli agenti elettorali quest’anno si è svolta in assoluta segretezza. Le posizioni sono state riservate esclusivamente ai membri del Cndd-Fdd, senza alcun bando pubblico.

In diverse province, i partiti di opposizione hanno incontrato ostacoli sistematici nei loro tentativi di partecipare al monitoraggio elettorale. Rappresentanti di partiti come la coalizione Burundi Bwa Bose hanno visto le loro domande respinte senza spiegazioni, in particolare nella provincia di Burunga, dove le procedure di registrazione sono state deliberatamente ritardate fino alla scadenza.

“La distribuzione delle tessere elettorali, iniziata il 12 maggio, è stata caratterizzata da numerose irregolarità. In alcune località, ai membri dell’opposizione sono state rifiutate le loro tessere o le hanno trovate confiscate dall’Imbonerakure, l’ala giovanile del Cndd-Fdd. A Bujumbura, sono stati segnalati casi di tessere acquistate e rivendute da attivisti del partito al governo. A Mutaho, l’accesso all’assistenza sanitaria è stato addirittura subordinato alla presentazione di una tessera elettorale”, riferisce l’emittente. Si denunciano infine casi di aggressioni fisiche nei confronti degli oppositori.

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