Guerra in Sudan, il campo profughi Zamzam trasformato in una base militare Rsf

di claudia
sudan

Il campo per sfollati di Zamzam, nel Darfur settentrionale, sarebbe stato trasformato in una base militare dalle Forze di supporto rapido (Rsf), che vi hanno dispiegato migliaia di uomini, mezzi blindati e artiglieria pesante. Lo denunciano diversi testimoni oculari citati da Radio France Internationale (Rfi), secondo cui l’ex insediamento umanitario è ora utilizzato come retrovia strategica per lanciare attacchi contro El-Fasher, l’ultima capitale regionale del Darfur ancora sotto il controllo dell’esercito sudanese.

Mohamed Khamis Duda, portavoce del campo e attualmente rifugiato proprio a El-Fasher, ha raccontato a Rfi che i paramilitari impediscono il ritorno di qualsiasi civile per recuperare i propri averi. “Quando siamo fuggiti, abbiamo lasciato tutto: beni, animali… Persino i nostri morti. Mio fratello è stato ucciso durante l’attacco e il suo corpo è ancora lì. Ho perso altri familiari, ma non so nemmeno se siano vivi o morti”, ha testimoniato.

Secondo Duda, migliaia di civili che non sono riusciti a fuggire durante l’attacco avvenuto a metà aprile sarebbero ancora intrappolati all’interno del campo, sotto il controllo delle Rsf e costretti a sopravvivere in condizioni disperate.

Secondo le medesime fonti, le infrastrutture del campo sono state completamente distrutte, compresi i centri sanitari, e nessuna organizzazione umanitaria ha più accesso all’area per fornire aiuti.

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