Egitto, primi reperti sommersi recuperati ad Abu Qir dopo 25 anni

di claudia
Egitto reperti

È avvenuta questa settimana, in Egitto, la prima operazione di recupero di reperti sommersi negli ultimi 25 anni nella zona di Abu Qir, al largo di Alessandria. Lo ha annunciato il ministero egiziano del Turismo e delle Antichità in un comunicato nel quale viene specificato che il ministro del Turismo e delle Antichità, Sherif Fathi, ha assistito all’operazione insieme al governatore di Alessandria, Ahmed Khaled, e a diversi alti funzionari del dicastero.

Secondo quanto riferito dal team di archeologi che ha seguito i lavori, sono stati riportati in superficie reperti di diverse epoche storiche, tra cui statue di figure umane e utensili, in particolare di epoca romana, come alcune parti di una macina.

Il ministro ha ringraziato il Dipartimento delle Antichità sommerse e il comune di Alessandria per l’impegno, sottolineando che il dicastero valuta la possibilità di esporre i reperti in un museo o di istituire un museo sottomarino ad Alessandria.

L’operazione si inserisce nel programma di valorizzazione del patrimonio culturale sommerso, avviato mercoledì e proseguito per due giorni in diversi siti archeologici e musei del governatorato. Il ministero ha infine precisato che il recupero è avvenuto nel rispetto delle convenzioni Unesco, che consentono l’estrazione di alcuni manufatti mentre altri devono restare sommersi.

Solo pochi giorni fa, al Museo Nazionale di Alessandria una mostra dedicata ai reperti archeologici recuperati dai fondali del Mediterraneo. Intitolata “Secrets of the Sunken City Exhibition”, l’esposizione presenta 86 manufatti rari provenienti da diversi siti sommersi di Alessandria, tra cui le antiche città di Thonis-Heracleion e Canopo, oltre al Quartiere Reale sommerso del porto orientale della città.

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