A Milano, presenze africane nell’arte dei nobili

di claudia
dipinti africani nell'arte

di Stefania Ragusa

La Voce delle Ombre. Presenze africane nell’arte dell’Italia settentrionale (XVI-XIX secolo) è il titolo di una piccola mostra-gioiello che il Mudec di Milano propone fino al 18 settembre. A partire soprattutto da una serie di dipinti, ma considerando anche documenti di altra natura, la mostra si sofferma sulla presenza nera nelle corti e nei palazzi nobiliari del Nord Italia tra Cinquecento e Ottocento.

Si tratta di un aspetto poco indagato, che evidenzia relazioni interessanti e in larga parte inedite. I nobili italiani amavano, a quanto pare, integrare la propria servitù con persone di origine africana, talvolta anche molto giovani. E, al momento di farsi immortalare in un quadro, sceglievano spesso di averle accanto, considerandole probabilmente un segno di prestigio.
Pur non essendo il rapporto paritario, dai quadri non emergono gli elementi dispregiativi che ricorrono nelle rappresentazioni razziste. L’allestimento propone, per esempio, ben due ritratti del conte Giuseppe Manara di Cremona, insieme con il suo servitore etiope. Di quest’ultimo non conosciamo il nome, ma risulta che morì giovane e il conte gli dedicò un carme: «E te non tacerò, servo gradito quanto fedel/ che dagli etiopi lidi dedotto a noi per molto mar/ degli anni tuoi sul più fiorente aprile abbandonavi/ e ti seguia non scarsa del tuo signor la lagrima pietosa». Versi certo non immortali ma molto affettuosi.

Il percorso espositivo si sviluppa in quattro sezioni tematiche. La prima riguarda appunto la presenza iconografica di questi servitori; la seconda, figure nere usate in chiave allegorica; la terza raccoglie opere che hanno come protagoniste persone nere, con la loro storia e collocazione. L’ultima sezione, affidata a Theophilus Imani, artista contemporaneo di origine ghanese, è caratterizzata da una serie di accostamenti evocativi e simbolici tra immagini antiche e attuali: raccoglie gli echi del passato e prova ad accordarli con il presente. mudec.it

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