Il Programma alimentare mondiale (Pam) ha lanciato un allarme urgente sulla situazione alimentare nella Repubblica Democratica del Congo (Rd Congo), chiedendo almeno 300 milioni di dollari per far fronte alla crisi che sta colpendo il Paese. Secondo l’ultimo rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), 28 milioni di congolesi soffrono di fame acuta, di cui quasi 4 milioni in condizioni di emergenza.
In un’intervista a Radio Okapi, il vice rappresentante del Pam nella Rd Congo, Ollo Sib, ha sottolineato la necessità di una mobilitazione internazionale per garantire a tutti l’accesso a una dieta equilibrata. La crisi, ha spiegato, è il risultato di un mix di fattori: conflitti armati, instabilità economica, spostamenti di massa della popolazione e aumenti vertiginosi dei prezzi alimentari.
Le province più colpite sono quelle orientali: Nord Kivu, Sud Kivu, Ituri e Tanganica, dove i conflitti hanno costretto migliaia di famiglie ad abbandonare terre, bestiame e mezzi di sussistenza. In queste aree, oltre 10 milioni di persone soffrono di grave insicurezza alimentare, di cui 2,3 milioni in condizioni di emergenza.
Nonostante gli sforzi del Pam, che tra gennaio e marzo 2025 ha assistito 1,1 milioni di persone, le operazioni restano gravemente ostacolate dalla persistente insicurezza, dalla chiusura dell’aeroporto di Goma – uno snodo cruciale per gli aiuti umanitari – e dalla carenza di risorse finanziarie.


