Il progetto per la Biennale di Venezia ideato dalla curatrice di origini camerunesi Koyo Kouoh, prematuramente scomparsa il 10 maggio 2025, verrà realizzato. Lo ha annunciato ieri la Biennale nel corso di una una conferenza stampa tenutasi presso la Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale a San Marco, durante la quale è stato svelato anche il titolo dell’esposizione internazionale d’arte che si terrà da sabato 9 maggio a domenica 22 novembre 2026. “La Biennale di Venezia ha deciso di realizzare la sua Mostra. Lo farà secondo il progetto così come ideato e definito da lei, anche per preservare, valorizzare e diffondere il più possibile le sue idee e il lavoro svolto con dedizione fino all’ultimo”.
Con il sostegno della famiglia della curatrice, la Biennale intende ripartire proprio dal progetto su cui lei aveva lavorato intensamente da mesi, definendo già gli artisti, selezionando le opere e il testo curatoriale. Anche l’identità grafica della mostra era stata messa a punto, così come l’architettura degli spazi espositivi, riporta il sito della Biennale.
Come ha spiegato il team curatoriale di Koyo Kouoh (formato da Gabe Beckhurst Feijoo, Marie Helene Pereira, Rasha Salti, Siddhartha Mitter e Rory Tsapayi), il titolo scelto dalla curatrice è In minor keys e resterà tale. Un tema che rimanda alle composizioni, mutuato sul linguaggio della musica. Questa scelta si inserisce nel percorso tracciato da chi ha preceduto Kouoh, con l’obiettivo di decentrare il sistema dell’arte e ridiscutere i rapporti di potere, dando spazio a realtà considerate marginali o alternative.
L’edizione 2026 della Biennale dedicherà grande attenzione al continente africano, in linea con il percorso professionale e i temi centrali nella visione curatoriale di Koyo Kouoh.
La morte della curatrice, nata in Camerun nel 1967 e cresciuta in Svizzera, ha suscitato grande commozione e cordoglio in tutto il mondo dell’arte e della cultura. Nominata lo scorso dicembre come direttrice della 61ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Kouoh è stata la prima donna africana a ricoprire questo prestigioso incarico.
Kouoh ha avuto una carriera straordinaria, segnata da un impegno costante nella promozione dell’arte africana contemporanea e nella costruzione di ponti culturali tra il continente africano e il resto del mondo. Dal 2019, ha ricoperto il ruolo di direttrice esecutiva e chief curator dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (Zeitz MOCAA) a Città del Capo, il più grande museo dedicato all’arte contemporanea africana.
Precedentemente, Kouoh aveva fondato e diretto la RAW Material Company a Dakar, un centro per l’arte, la conoscenza e la società, diventato un punto di riferimento per la scena artistica africana. La sua esperienza curatoriale includeva anche la partecipazione ai team di documenta 12 (2007) e documenta 13 (2012), tra le più importanti manifestazioni internazionali d’arte contemporanea.


