Il ministero della Salute etiope ha annunciato l’adozione di misure di sorveglianza e ispezione sanitaria coordinate per prevenire un potenziale focolaio di Mpox, l’infezione virale nota anche come vaiolo delle scimmie.
Il primo caso è stato confermato domenica: si tratta di un neonato di 21 giorni residente nella città di Moyale, al confine con il Kenya. Mercoledì, la ministra della Salute, Mekdes Daba, ha comunicato in conferenza stampa che anche i genitori del bambino sono risultati positivi al virus, portando il totale dei contagi accertati a tre.
Secondo le autorità sanitarie, sono in corso attività di tracciamento dei contatti in coordinamento con squadre di risposta rapida dispiegate in varie regioni del Paese. Le operazioni di screening e test per l’Mpox sono iniziate in tutti i punti di ingresso e uscita dell’Etiopia, compresi i valichi di frontiera e gli aeroporti internazionali principali.
Il governo ha inoltre individuato alcune aree considerate particolarmente vulnerabili e su cui verrà concentrata l’attenzione nei prossimi giorni.
L’Mpox è una malattia virale rara, trasmessa attraverso fluidi corporei, goccioline respiratorie o materiali contaminati. I sintomi includono febbre, eruzioni cutanee e ingrossamento dei linfonodi. Il virus è stato identificato per la prima volta nel 1958 in laboratorio su primati.