Il leader dell’opposizione camerunense, Issa Tchiroma Bakary, ha denunciato di essere sfuggito a un’operazione volta ad arrestarlo nella sua abitazione che sarebbe dovuta essere eseguita ieri. Lo si apprende da un video diffuso sulla sua pagina Facebook, in cui Bakari dice essere sfuggito a una “cospirazione” volta ad arrestarlo nella sua abitazione.
I risultati definitivi delle elezioni camerunesi sono attesi per questa mattina ma secondo il presidente del Fronte di salvezza nazionale del Camerun (Cnsf), una squadra di soldati ed “esperti” ha fatto irruzione nella sua residenza nelle prime ore del mattino per “liberarlo” ma “grazie a Dio e ai miei informatori, questa operazione era destinata al fallimento”. Bakary ha ringraziato “tutte le persone” che hanno formato “una catena umana di protezione”.
L’ex ministro delle Comunicazioni, autoproclamatosi vincitore delle elezioni presidenziali del 12 ottobre, aveva indetto manifestazioni che si sono svolte ieri, non senza violenze e polemiche: quattro persone sono state uccise e diverse altre ferite nelle manifestazioni a Douala, secondo il governatore della regione del Litorale, mentre il ministero dell’Amministrazione territoriale ha fatto sapere che sono stati effettuati anche 106 arresti. Il Consiglio costituzionale del Camerun annuncerà i risultati ufficiali delle elezioni questa mattina: Bakary tuttavia ha accusato il Presidente uscente Paul Biya di essere dietro l’attentato e ha rivendicato, alla fine della settimana scorsa, la vittori: “L’unico crimine che ho commesso è stato vincere le elezioni presidenziali”. Tchiroma ha concluso il suo messaggio online ribadendo la sua lealtà “alla volontà del popolo camerunese” e promettendo di continuare la lotta per il “cambiamento” iniziata, a suo dire, con le contestate elezioni.
Ieri a Yaoundé la giornata è stata relativamente tranquilla fino alle prime ore della sera, quando sono stati segnalati i primi incidenti nei quartieri di Mokolo e Tsinga, non lontano dalla Presidenza della Repubblica. In realtà però l’epicentro della giornata di mobilitazione di ieri è stato, come previsto, nelle regioni settentrionali, nelle città di Garoua, Maroua e persino Kondengui. Migliaia di sostenitori di Issa Tchiroma Bakary sono scesi in piazza, cantando inni al loro candidato.


