Le nostre fonti interpellate poco fa nella capitale della Guinea Bissau confermano la presa di potere da parte di un gruppo di ufficiali dell’esercito. I militari hanno annunciato in TV un Comando superiore che guiderà il Paese “fino a nuovo avviso” e avrebbero arrestato il presidente Embaló. Il golpe arriva dopo elezioni contestate. La situazione sul terreno resta confusa, sebbene al momento prevalga una calma fragile.
di Enrico Casale
In Guinea Bissau il golpe è in atto. A confermarlo, fonti anonime interpellate dalla nostra redazione secondo le quali un gruppo di ufficiali dell’esercito ha preso il potere oggi.
Le nostre fonti confermano che verso l’ora di pranzo si sono uditi colpi di arma da fuoco e centinaia di persone sono fuggite in strada o in auto per cercare riparo. In seguito, militari hanno trasmesso un messaggio televisivo dallo Stato, annunciando la formazione di un Comando militare superiore per il ripristino dell’ordine, che assumerà il controllo del Paese “fino a nuovo avviso”.
Il presidente Umaro Sissoco Embaló sarebbe stato arrestato dai militari. La presa di potere avviene a tre giorni da una controversa elezione presidenziale al termine della quale sia Embaló sia l’oppositore – Fernando Dias – hanno rivendicato la vittoria. I risultati ufficiali erano attesi per giovedì.
“Questo golpe – continua la nostra fonte – potrebbe essere una messinscena del presidente. Un modo per bypassare il conteggio ufficiale ed essere rimesso al potere dai militari. Non sarebbe la prima volta che succede un qualcosa di simile nel Paese“. La Guinea Bissau, con poco meno di due milioni di abitanti, è una delle nazioni più povere al mondo e fin dalla sua indipendenza dall’ex colonia portoghese ha conosciuto numerosi colpi di stato: dal 1980 ne ha vissuti almeno nove, riuscendo in pochi casi a garantire una transizione politica stabile.
Al momento, la situazione sul terreno è confusa: non è chiaro quanti civili o militari siano coinvolti nei disordini, né se ci siano feriti o vittime. “Dopo i primi momenti momenti confusi – spiega la nostra fonte – è tornata la calma nelle strade. Non si sentono più spari né confusione. Aspettiamo nuove notizie, sperando che la situazioni torni stabile e il processo democratico faccia il suo corso”.


