Sono iniziate in eSwatini e Zambia le somministrazioni del Lenacapavir, il nuovo trattamento preventivo contro l’Hiv considerato rivoluzionario per la sua protezione quasi totale e la modalità di somministrazione: due sole iniezioni all’anno al posto della profilassi quotidiana. Lo riferisce Radio France Internationale (Rfi), precisando che i due Paesi hanno ricevuto dagli Stati Uniti una prima fornitura di 500 dosi, annunciate in occasione della Giornata mondiale di lotta contro l’Aids del 1° dicembre.
Il Sudafrica dovrà attendere ancora qualche mese. Le prime iniezioni avverranno nell’ambito degli studi scientifici condotti dal centro di ricerca dell’Università di Witwatersrand, mentre un dispiegamento pubblico è previsto nel corso del prossimo anno.
Ndivhuwo Rambau, coordinatrice dell’organizzazione Ritschidze, ha spiegato che il Lenacapavir potrebbe rappresentare una svolta, soprattutto per chi fatica ad assumere un farmaco quotidianamente. Ha però avvertito che, senza un rafforzamento delle strutture sanitarie, il trattamento rischia di non raggiungere le persone più vulnerabili: “È uno strumento rivoluzionario, ma dobbiamo garantire che le cliniche possano renderlo realmente accessibile”.
In Sudafrica vivono oltre 8 milioni di persone con Hiv. Le autorità hanno dichiarato di voler esplorare la possibilità di una produzione locale del Lenacapavir, per ridurre la dipendenza dalle forniture estere e garantirne la disponibilità su larga scala.


