La Lega donne dell’African National Congress (Ancwl) ha lanciato un ultimatum al presidente Cyril Ramaphosa e al governo di unità nazionale, chiedendo di dichiarare entro venerdì la violenza di genere e il femminicidio come disastro nazionale, avvertendo che in caso contrario verranno organizzate mobilitazioni in tutto il Paese. Lo riferisce Apa News.
Intervenendo ieri, a pochi giorni dal Vertice dei leader del G20 che si terrà a Johannesburg il 22 e 23 novembre, la segretaria generale dell’Ancwl, Nokuthula Nqaba, ha affermato che la lega “non esiterà a mobilitare proteste di massa” se il governo non agirà con urgenza. “Non esiste nel Paese e nel continente una formazione femminile più grande della nostra, capace di fermare il Sudafrica”, ha dichiarato Nqaba, sollecitando Ramaphosa a un intervento tempestivo.
La lega ha annunciato una marcia venerdì a Constitutional Hill, a Johannesburg, in coincidenza con l’arrivo delle delegazioni internazionali attese per il G20. Il Sudafrica continua a registrare uno dei tassi più elevati al mondo di violenza di genere: secondo le statistiche della polizia, nell’ultimo anno sono state registrate oltre 50.000 denunce di reati sessuali, mentre il tasso di femminicidi è cinque volte superiore alla media globale.
Da anni, le organizzazioni della società civile denunciano carenze strutturali nella risposta alla violenza di genere, citando insufficienze nelle indagini, nel supporto alle sopravvissute e nei programmi di prevenzione.
L’ultimatum dell’Ancwl aumenta la pressione su un governo già sotto osservazione internazionale alla vigilia del summit, che porterà nel Paese i leader delle principali economie mondiali.


