recensione a cura di Stefania Ragusa
Ritorna, in una nuova, interessante edizione, un classico della letteratura africana, pubblicato per la prima volta nel 1953, che racconta l’infanzia dell’autore in Guinea tra riti tradizionali, esperienze scolastiche e la scoperta di una complessa identità culturale. Laye intreccia memoria personale e descrizione del contesto sociale, offrendo uno sguardo intimo e universale sulla crescita. Il volume inaugura una nuova collana editoriale dedicata a valorizzare autori dall’Africa, dall’Asia occidentale e dalle Americhe. Per quanto riguarda il continente africano, segnaliamo l’uscita di altri titoli di grande interesse, come Niiwam di Sembène Ousmane o Il testamento del sig. Napumoceno Da Silva Araújo di Germano Almeida. Edizioni eleganti e curate, pensate per conquistare nuovi lettori.

Un bambino nero di Camara Laye, Tulemond, 2025, pp.196, €18


