Le autorità della regione etiope di Afar hanno accusato i combattenti del Fronte di liberazione popolare del Tigray (Tplf) di aver attraversato il confine della regione e di aver conquistato sei villaggi, in uno degli incidenti più gravi dalla fine della guerra nel nord dell’Etiopia.
Il governo regionale dell’Afar ha affermato che le forze del Tplf hanno aperto il fuoco con armi pesanti nella zona di Tonsa, nel distretto di Megale, prendendo di mira le comunità pastorali, e ha avvertito che si sarebbe “difeso dagli attacchi esterni” se gli assalti fossero continuati.
Il Tplf, che ha dominato la politica etiope per quasi trent’anni prima di essere estromesso dal potere nel 2018, ha combattuto le truppe federali dal 2020 al 2022 in un conflitto devastante che si è concluso con l’accordo di Pretoria.
L’accordo ha riportato una relativa calma, ma ha lasciato profonde divisioni e tensioni sporadiche in tutto il nord dell’Etiopia.
Da allora il partito si è frammentato e alcuni membri di spicco hanno formato nuovi movimenti politici, tra cui Getachew Reda, ex portavoce del Tplf che ha ricoperto il ruolo di amministratore ad interim del Tigray dopo l’accordo di pace e che ora è ministro consigliere per gli affari dell’Africa orientale nel governo federale. Il Tplf non ha ancora risposto alle accuse del governo di Afar.


