Ci sono luoghi che sfidano l’immaginazione e viaggi che lasciano un segno profondo. La Dancalia e l’Etiopia orientale appartengono ad entrambe le categorie. Organizzato in collaborazione con il tour operator Kailas, questo itinerario ci porta nel cuore di regioni più affascinanti e remote del continente africano.
Tra deserti incandescenti, laghi salati, vulcani attivi e coloratissime sorgenti termali, ci si muove in un paesaggio che sembra appartenere a un altro pianeta. Camminare accanto alle carovane degli Afar nella bianca vastità del Lago Assal è come sfogliare le pagine vive della storia, osservando tradizioni che si tramandano da secoli.
Raggiungeremo il Dallol, con le sue surreali formazioni minerali e saliremo poi sull’Erta Ale per osservare da vicino l’attività vulcanica e comprendere, grazie al racconto del geologo, i processi che modellano la Rift Valley.
Ci sposteremo tra le montagne e i villaggi dell’altopiano, incontrando persone e luoghi che custodiscono con fierezza la propria identità.
Non è un viaggio semplice: richiede spirito di adattamento e desiderio di scoperta. Ma in cambio regala un’esperienza autentica, profonda, che unisce esplorazione, conoscenza e spiritualità. Un ritorno all’essenziale, in una delle terre più vive e sorprendenti del nostro pianeta.
Abbiamo in programma due viaggi straordinari, entrambi dedicati all’esplorazione della Dancalia, ma con itinerari e accompagnatori differenti.
Il primo, previsto dal 29 dicembre 2025 al 9 gennaio 2026, sarà guidato dal geologo Marco Montecroci, fondatore di Kailas e profondo conoscitore dell’area. Il viaggio terminerà nella città santa di Lalibela, per vivere la suggestiva atmosfera del Natale copto, un’esperienza indelebile nel cuore dell’altopiano etiopico: una festa intensa, partecipata, in un contesto unico al mondo, tra le straordinarie chiese monolitiche scavate nella roccia.
Il secondo viaggio, in calendario dal 14 al 25 febbraio 2026, sarà accompagnato dalla vulcanologa Francesca Dajma, esperta della regione: prevede invece una visita all’affascinante città di Harar, enclave musulmana circondata dalle alture dell’Etiopia orientale, cara al poeta Arthur Rimbaud, celebre per le sue case colorate, i suoi mercati brulicanti di gente, le sue 82 moschee e per i richiami dei muezzin che scandiscono il ritmo della giornata.
I programmi dettagliati saranno presto disponibili online, ma poiché i posti sono limitati, vi consigliamo vivamente di contattare fin da ora la segreteria viaggi per manifestare il vostro interesse.
29 DICEMBRE / 9 GENNAIO
4.250 €
(voli internazionali e interni inclusi)
14 / 25 FEBBRAIO
3.750 €
(voli internazionali e interni inclusi)
Il geologo Marco Montecroci, accompagnatore in Dancalia, presenta la destinazione e il viaggio


Segreteria Viaggi per informazioni e prenotazioni:
tel. 375 535 3235 (lun-ven 9-16)
LE GUIDE
Marco Montecroci

Geologo, fondatore di Kailas Viaggi. Accompagna da oltre 30 anni tra le montagne italiane e di numerosiPaesi, freddi e caldi, paesaggi di grande contrasto e di grande fascino. Groenlandia, Islanda, Alaska, Iran, Dancalia, Madagascar, Marocco, Kirghizstan, Ladakh sono tra i suoi preferiti. Viaggiando con Marco, geologia, fossili, riserve minerali e pietre preziose si legano alla storia della trasformazione geografica del territorio attraverso i milioni di anni, si legano alle abitudini e alle tradizioni dei popoli, si legano alla Storia.
Francesca Dajma

Geologa specializzata in vulcanologia e Guida di Kailas Viaggi in Islanda, Azzorre, Canarie, Dancalia, Marocco e nei deserti americani. La passione per la vulcanologia e la ricerca scientifica l’hanno portata a prediligere destinazioni caratterizzate da ambienti vulcanici, dove può trasmettere ai partecipanti le sue conoscenze e il suo entusiasmo.
Nel corso degli anni, però, il contatto umano con le persone dei Paesi in cui lavora, la loro storia e le loro tradizioni hanno contribuito a formare una guida a 360 gradi. Con Francesca, i vulcani sono sicuramente i protagonisti ma non sono tutto: “perdersi” tra la gente nei mercati popolari e vivere l’ospitalità locale è diventato il vero filo conduttore del suo lavoro e del suo modo di viaggiare.

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