L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha ricevuto “numerosi e allarmanti” rapporti che indicano che le Forze di supporto rapido (Rsf) stanno commettendo atrocità, tra cui esecuzioni sommarie di civili, dopo aver preso il controllo di ampie aree della città assediata di El Fasher, nel Nord Darfur, e di Bara, nello Stato del Kordofan settentrionale.
“In El Fasher la situazione è estremamente precaria da quando le Rsf hanno annunciato la conquista della Sesta Divisione di fanteria dell’esercito – ha dichiarato l’Alto Commissario Onu per i diritti umani Volker Türk -. Il rischio di nuove violazioni e atrocità su base etnica cresce di giorno in giorno. È urgente adottare misure concrete per proteggere i civili e garantire un passaggio sicuro a chi cerca rifugio”.
Secondo l’Ohchr, che ha emesso ieri un comunicato a riguardo, diversi civili che tentavano di fuggire sarebbero stati giustiziati sommariamente, in alcuni casi per motivi etnici, e tra le vittime figurerebbero anche persone non più coinvolte nei combattimenti (hors de combat). Video verificati dall’Ufficio Onu mostrano decine di uomini disarmati uccisi o distesi a terra, circondati da combattenti Rsf che li accusano di appartenere alle Forze armate sudanesi (Saf).
Centinaia di persone, tra cui un giornalista, sarebbero state arrestate mentre cercavano di lasciare la città. L’Ufficio segnala anche un elevato rischio di violenze sessuali contro donne e ragazze e numerose vittime civili, inclusi volontari umanitari locali, uccisi dai bombardamenti di artiglieria tra il 22 e il 26 ottobre.
Tra le segnalazioni più gravi figurano anche l’esecuzione di cinque uomini da parte di miliziani Rsf per aver tentato di introdurre viveri in città, dove da 18 mesi la popolazione soffre la fame a causa dell’assedio. Atrocità simili sarebbero avvenute anche a Bara, nel Kordofan settentrionale, conquistata dalle Rsf il 25 ottobre dopo una vasta offensiva. Decine di civili sarebbero stati uccisi, accusati di sostenere l’esercito regolare.
“Le Rsf devono adottare misure immediate per porre fine agli abusi contro i civili a El Fasher e Bara, comprese le violenze su base etnica e gli attacchi di rappresaglia”, ha affermato Türk, ricordando ai comandanti delle Rsf i loro obblighi “ai sensi del diritto internazionale umanitario di proteggere i civili e consentire il passaggio sicuro di aiuti e rifornimenti essenziali”.
L’Alto Commissario ha ribadito che la fame non può essere usata come arma di guerra e ha invitato gli Stati con influenza sulle parti in conflitto ad agire con urgenza per prevenire nuove atrocità e garantire la responsabilità per le violazioni del diritto umanitario e dei diritti umani.


