La polizia tunisina ha arrestato l’esponente dell’opposizione Nejib Chebbi, 82 anni, per dare esecuzione a una condanna a 12 anni di reclusione. Lo riferiscono concordanti fonti di stampa locale e internazionale.
L’arresto fa seguito alle recenti decisioni di una corte d’appello che ha inflitto pene fino a 45 anni a circa 40 imputati – tra leader dell’opposizione, imprenditori e avvocati – accusati di complotto per rovesciare il presidente Kais Saied. Tra i condannati figurano Chaima Issa, a 20 anni di carcere, e l’avvocato Ayachi Hammami, a 5 anni. Nello stesso procedimento è coinvolto anche l’ex capo dell’intelligence Kamel Guizani.
Chebbi è considerato una delle principali figure dell’opposizione dagli anni Settanta ed è stato un critico costante delle politiche del presidente Saied. Secondo quanto riferito da Reuters, nei giorni precedenti l’arresto aveva sollecitato i cittadini a intensificare le proteste contro quella che definiva una deriva autoritaria.
Esponenti dell’opposizione e organizzazioni per i diritti umani ritengono che le accuse siano politicamente motivate e parte dell’ampia stretta sulle libertà politiche avviata dal presidente dal 2021


