La Germania è diventata il primo Paese a riconoscere formalmente le procedure di visto separate del Somaliland, chiedendo di attenersi alle regole stabilite dalle autorità di Hargeisa anziché al nuovo sistema di visti elettronici del governo federale.
L’Ufficio federale tedesco per l’immigrazione ha pubblicato le linee guida questa settimana, distinguendo nettamente tra la Somalia vera e propria, dove il governo federale insiste affinché tutti gli stranieri debbano ora richiedere il visto online, e l’autoproclamata Repubblica del Somaliland, dove i visitatori possono ancora acquistare i permessi all’arrivo negli aeroporti di Hargeisa, Berbera, Borama, Burao ed Erigavo. Questi timbri d’ingresso, validi fino a 30 giorni, spesso richiedono una lettera d’invito locale e sono pagabili in dollari statunitensi.
Se a Berlino si tratta di un semplice chiarimento burocratico, a Mogadiscio, molti lo interpretano come un affronto diplomatico.
L’iniziativa arriva poche settimane dopo l’introduzione della piattaforma per i visti elettronici in Somalia, il 1° settembre: un sistema che il governo federale ha salutato come un passo avanti verso la modernità digitale e come un modo per rafforzare i controlli alle frontiere, aumentare le entrate e segnalare a investitori e turisti che il Paese è aperto agli affari.
Tuttavia, l’implementazione della piattaforma ha acuito le divisioni politiche e il ministero dell’Aviazione Civile e degli Aeroporti del Somaliland ha rapidamente respinto il nuovo sistema di Mogadiscio, riaffermando la sua consolidata politica di visto all’arrivo presso l’aeroporto internazionale Egal di Hargeisa. Anche il Puntland ha respinto l’ordinanza federale, definendola “illegale”. Il ministro dell’Informazione Mahmoud Aydiid Dirir ha accusato Mogadiscio di aver esagerato, affermando che il Puntland ha l’autorità esclusiva di regolamentare i propri aeroporti finché non verrà raggiunto un accordo negoziato.
In questo contesto, il Primo ministro somalo Hamza Abdi Barre ha difeso il sistema del governo federale, sostenendo che è stato concepito per centralizzare il controllo su chi entra e chi esce dal Paese. Ha riconosciuto l’opposizione del Puntland, ma ha affermato che alla fine sarà costretto ad adeguarsi. Il Somaliland, ha aggiunto, ha presentato un caso separato. “Il caso del Somaliland è unico e lo affronteremo attraverso il dialogo, ma il Puntland dovrà accettare la realtà”, ha affermato Barre.
Per il Somaliland, la decisione della Germania rappresenta un raro riconoscimento sulla scena mondiale, seppur indiretto. Non equivale al riconoscimento dell’indipendenza, che Hargeisa ha cercato sin dal crollo dello Stato centrale della Somalia nel 1991. Ma mette in luce la natura controversa della sovranità somala, dove autorità rivali rilasciano documenti separati.


