a cura di Claudia Volonterio
Continua il nostro viaggio alla scoperta dei tessuti tradizionali africani. Oggi vi portiamo in Guinea Bissau, patria del “Panu de Pinti” (panni di telaio, in creolo), simbolo d’identità nazionale e di unità per il Paese.
Nel continente africano la storia di molte popolazioni si intreccia anche con le infinite varietà di tessuti realizzati a mano, i cui metodi per realizzarli sono entrati a far parte del bagaglio culturale di un Paese. Tramandati di generazione in generazione, i tessuti africani resistono al tempo e alle mode. Non fa eccezione il Panu de Pinti, un simbolo d’identità nazionale e culturale per la Guinea-Bissau, per la capacità di unificare le molteplici etnie e geografie che compongono questo piccolo Paese situato in Africa occidentale.
Il tessuto è composto da bande lunghe di cotone, che vengono unite con cura tra loro dalle donne attraverso un telaio tradizionale fino a formare un panno più largo. Il risultato è un intreccio di motivi geometrici e di colori vivaci. Un panno può raggiungere diversi metri di lunghezza.
Il Panu di Pinti ha un ruolo forte nella vita sociale e rituale: è usato nelle cerimonie di matrimonio, di iniziazione, nei funerali, e in altri momenti simbolici della vita delle comunità. Questo tessuto rappresenta inoltre uno status sociale: possedere o offrire in dono il panu è considerato un onore.

Negli ultimi tempi questo Il panu è stato riscoperto e messo al centro di iniziative di moda e artigianato locale, riadattandolo come elemento stilistico. Il 10 aprile 2025 la Organisation africaine de la propriété intellectuelle (OAPI) ha ufficialmente registrato il Panu di Pinti come patrimonio culturale della Guinea-Bissau, con protezione di modelli. Il riconoscimento è un traguardo importante che mette in luce il ruolo economico, culturale e commerciale del tessuto per lo sviluppo locale.
La tradizione del panu resiste al tempo, tramandandosi di generazione in generazione. Non mancano tuttavia le difficoltà che i tessitori devono affrontare ogni giorno per preservare quest’arte. “La difficoltà è immensa. Non abbiamo uno spazio adeguato per lavorare. Durante la stagione delle piogge, tutto diventa ancora più complicato. Abbiamo bisogno di un luogo appropriato, ma gli agenti del Comune di Bissau dicono che il marciapiede non è il posto giusto per esercitare la nostra attività, e non abbiamo alternative”, spiega al media Bantumen l’artigiano locale Augustinho Té.
A sottolineare il valore simbolico e culturale di questo tessuto per la Guinea-Bissau è stata la sua presenza all’interno del padiglione della Guinea-Bissau alla mostra “Tici Humanidadi: tessere l’umanità”, nel contesto della 24ª Esposizione Internazionale “24ª Esposizione Internazionale “Inequalities” della Triennale Milano (in programma fino a ieri, 9 novembre 2025). Il tessuto Panu de Pinti è stato presentato come simbolo artigianale, culturale e di unità, invitando a “tessere una visione globale condivisa per un’umanità fiorente”.


